Approvati tutti i punti all’ordine del giorno. Il sindaco rimane saldo al suo posto anche grazie alla mancata presa di posizione dei leghisti locali
Tanto tuonò…che non piovve!
La crisi di agosto è stata scongiurata e bisogna partire da questo punto fermo. Carturan rimane in carica con accanto la sua maggioranza, ieri tutta presente al gran completo. Le urla e gli isterismi di neanche due settimane fa sono state spazzate via da un clima silente e rasserenato, a tratti rassegnato. Il sindaco ha scelto la via del silenzio e imposto alla sua giunta di fare lo stesso. Approvati uno dopo l’altro tutti i punti all’ordine del giorno. Con i vari gruppi di maggioranza disposti ad ingoiare la loro dose di malcontento, accomunati nel mantra della compattezza scandita a suon di “sì”.
Se sin da subito la presenza di tutti e 15 i consiglieri di maggioranza aveva scongiurato il commissariamento e lasciato presagire l’approvazione del primo punto sul rendiconto di gestione 2019– ritirato con tanto di dimissioni dell’assessore Di Candilo durante l’ultima assise- l’attenzione e la tensione è rimasta massima fino alla fine, quando appunto era prevista la discussione dell’ampliamento del progetto sull’area ex Manifatture del Circeo.
Nel mezzo la delusione del presidente del consiglio comunale Pier Luigi Di Cori sulla mancata unanimità alla modifica del nuovo regolamento comunale. Un lavoro di collaborazione con tutte le forze politiche durato più di un anno “buttato” via da un comma. E tutto il rammarico si è visto nel volto accaldato del presidente leghista.
Ma l’attenzione dei salviniani locali ha dovuto presto lasciare il posto ad altre questioni ben più rumorose. Erano attesi al varco delle Manifatture–Giafra, tanto dai presenti quanto dai colleghi di maggioranza che rumoreggiavano sin dall’inizio dei lavori interrogandosi su quale sarebbe stato l’atteggiamento dell’eterogeneo gruppo guidato da Andrea Nardi. Nessun colpo di scena e di fatto nessuna presa di posizione.
Introdotti dal Sindaco Carturan che ha lasciato “libertà di coscienza”, i leghisti per bocca di Massimiliano Leoni hanno infarcito di retorica senza spiegazioni il loro “ci asterremo” pronunciato con voce rotta, forse dall’emozione forse dalla poca convinzione, a chiusura d’intervento. Il famoso “cielodurismo padano” sarà stato ammollato dall’umido clima pontino. Fatto sta che dopo mesi di estenuanti polemiche, conferenze stampa e allusioni il gruppo della Lega ha deciso di non decidere su un tema che loro stessi aveva individuato come focale e di differenziazione con le politiche ed idea di sviluppo dell’attuale sindaco. Un atteggiamento sin da subito ambiguo che ieri ha trovato la sua massima celebrazione. Un’astensione, fatta eccezione per il voto favorevole di Mauro Contarino, che ha consentito al punto di essere approvato come già successo ad ottobre.
Da dimissioni e richieste di dimissioni che non lo erano, a contrarietà che diventano viltà, l’amministrazioni Carturan prosegue il suo cammino con accanto più curati che Alberti da Giussano.