L’opposizione (PD e M5S in testa) contesta le nuove concessioni seppure più stringenti, intanto dopo il sopralluogo nell’area cantiere con l’imprenditore Capitani e il Sindaco, arriva la nota della società

Il consiglio comunale ha approvato lo scorso 30 settembre, il nuovo programma integrato di intervento relativo alla riqualificazione dell’area ex cinema Luiselli, consorzio agrario, spazio antistante la sede comunale. Un filo di luce per la risoluzione dell’oramai annosa vicenda che però ha provocato il duro attacco delle opposizioni. Nel mezzo però, nella giornata di ieri, c’è stato il primo sopralluogo di uno degli imprenditori della società incaricata, Domenico Capitani (l’altro è Settimio Chiarucci, ndr) insieme al sindaco Mauro Carturan.

Da sinistra: l’imprenditore Massicci, Domenico Capitani e Mauro Carturan

OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO

Non si è fatta attendere la replica da una parte dell’opposizione. Se da un lato è stata eloquente l’assenza durante il dibattito in aula da parte del gruppo di Gianluca Del Prete, ad animare i toni ci stanno pensando l’ex segretario del Partito Democratico Andrea Santilli e il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle.

Secondo il consigliere democratico, la buca è da accomunare ad una delle tragedie più famose di Shakespeare: La coscienza di Lady Macbeth. Santilli rimarca infatti come l’ultima votazione a colpi di maggioranza da parte del sindaco non sia altro che nascondere la polvere sotto il tappeto.

“Nel 2006 l’allora Sindaco Carturan – scrive Santilli – firmava una convenzione fasulla, accompagnata da polizze  fideiussorie assicurative (per tanti milioni) altrettanto fasulle, che avrebbero dovuto garantire il nostro bene comune da imprenditori poco per bene. Non solo, pur di non rivedere il suo piano fallimentare, nel 2008, invece di ravvedersi e far del tutto per fare risarcire i cittadini cisternesi del danno ricevuto, chiede di nuovo la fiducia politica alla sua maggioranza, esattamente come ha fatto ieri, per fallire ancora e prendersi gioco di tutti, il resto lo racconta il tempo trascorso: siamo nel 2020!“.

Della stessa linea sono stati Marco Capuzzo ed Elio Sarracino del Movimento 5 Stelle. “La favola racconta che un soggetto imprenditoriale si immola in un’opera antieconomica per amore della città, con data di inizio lavori in mano alla regione e 30 mesi di realizzazione. Una favola appunto, il nostro “eroe sindaco”, invita il suo “non amico” Domenico Capitani a pulire la buca perché possa accogliere più decorosamente l’opera; nel mentre i cattivi, noi, cerchiamo di far riflettere non solo sul tempo perso e le scuse con cui si è sempre rimandato, ma anche su coincidenze che legano le buche alle vicende dell’imprenditore Perrozzi, con confische di beni dalle quali sfugge proprio la GISI, venduta prima dell’arrivo degli inquirenti”.

LA NOTA DELLA SOCIETÀ

In un comunicato stampa, la GISI Immobiliare a voluto precisare che la nuova opera sarà all’insegna della “responsabilità” e della “trasparenza”.

“I soci della Gi.Si. intendono ringraziare il Sindaco e la Sua Amministrazione, il Presidente del Consiglio Comunale e tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione che in vario modo hanno voluto contribuire all’approvazione del progetto di massima condiviso con l’Amministrazione comunale, dopo anni il primo atto concreto necessario a completare il complesso iter burocratico finalizzato alla realizzazione dell’opera riguardante il Centro Città”.

“Sarà nostro impegno – continuano i soci – operare immediatamente per rendere decoroso il cantiere, già ieri ispezionato insieme ai rappresentanti comunali, per organizzarne i lavori di pulizia. Nostra sarà anche la responsabilità, così come ci siamo pubblicamente
impegnati, di rendere trasparente a tutta la città gli atti dell’iter burocratico che ci condurrà all’inizio lavori, così come renderemo pubblici – per quello che ci è consentito nel rispetto della privacy – tutti gli appalti, contratti ed affidamenti che vedranno coinvolte a vario titolo le imprese che realizzeranno le opere”.

“Trasparente sarà anche la parte economico finanziaria, le forme di finanziamento ed i suoi costi e ricavi”.

“Ad ultimazione dell’opera renderemo nota la nostra Verità, attraverso un atto che informerà, documentando, tutto ciò che è accaduto nel corso delle amministrazioni che si sono succedute, degli imprenditori che hanno partecipato, dei professionisti coinvolti sin dalla data della nostra acquisizione delle quote, affinchè anche tale testimonianza – insieme all’opera – diventi patrimonio di tutta la città e sia da monito, per le future generazioni, affinché non permettano mai più alla città di subire una così triste ferita. Il documento farà parte dell’opera, anzi, ne sarà pietra fondante. Ora è il momento di “fare”: solo dopo il completamento sarà possibile comprendere chi deve chiedere scusa alla città”