Presentata la mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio Pier Luigi Di Cori, si attende il Consiglio. Sempre più probabile Gianluca Del Prete pronto al suo posto
Dalle parole si è passati ai fatti. I consiglieri di maggioranza, insieme al gruppo Del Prete presentano la richiesta di mozione di sfiducia del Presidente del Consiglio comunale. Dopo vari documenti interni di cui abbiamo parlato nel nostro nuovo numero cartaceo e dopo le parole infuocate del Sindaco, un nutrito numero di consiglieri composto dalla maggioranza (esclusa la Lega, partito di Di Cori) e dal gruppo di opposizione della coalizione di Gianluca Del Prete stanno per presentare il conto al Presidente.
LA SVOLTA
Un’ azione partita da lontano ma che ha trovato concretezza negli ultimi giorni. Il 6 ottobre scorso veniva sollevato dal suo incarico tramite decreto il portavoce e addetto stampa del Sindaco Emanuele Ciarrocchi. Il documento, passato quasi nel silenzio generale, ha portato ad una “nuova” assunzione tra i collaborati del già nutrito staff del primo cittadino: quella di Dario Di Camillo, detto “Sciaboletta”.
Il nuovo ruolo dell’ex consigliere comunale prevede di essere responsabile referente della segreteria degli organi politici. E mai mansione fu più azzeccata per il faccendiere della politica locale.
La mozione di sfiducia al presidente del consiglio porta, all’atto pratico, soprattutto la firma di Di Camillo capace, in pochissimi giorni di ri-unire (nuovamente) e coordinare le varie forze di maggioranza e soprattutto quelle di opposizione. Infatti leggere le firme del gruppo Del Prete lascia presagire un ritorno all’ovile del figliol prodigo, dopo anni di insulti e minacce, denunce e querele.
LA LEGA PRONTA A DAR BATTAGLIA
Rumor di palazzo indicano proprio Gianluca Del Prete come il sostituto di Pierluigi Di Cori sulla seconda poltrona più importante della città. Una scelta che desterà molte polemiche e che di sicuro troverà nella Lega un agguerrito nemico interno, pronto ad un eventuale ricorso al TAR contro le motivazioni della sfiducia. Per sfiduciare un presidente del consiglio servono infatti ragioni di carattere tecnico-amministrative, non politiche e proprio su questo si giocherà la battaglia nelle prossime settimane.
Alla richiesta di consiglio comunale protocollata, oltre alla sfiducia, c’è un altro punto all’odg che merita attenzione: la surroga del consigliere Gino Esposito, che si è dimesso nei giorni scorsi. Non un atto di protesta, ma quasi certamente già con un piede e mezzo all’interno della giunta che sarà. Al suo posto l’ormai ex assessore Renato Campoli, che di certo reggerà il numero per la sfiducia in consiglio.
Un’azione politica degna del miglior stratega quella di Dario Di Camillo che in un colpo solo ha mandato nelle secche il più grande partito di maggioranza e riunito a sé un terzo, se non di più -a giudicare dagli esiti degli incontri- dell’opposizione. Ma che soprattutto è riuscito ad unire attorno al sindaco Carturan non solo buona parte del centro-destra ma anche i maggiori portatori di voti di Cisterna con una delle “migliori” sciabolate degli ultimi anni.