Come cambia la mobilità in città e le regole per l’utilizzo: ne abbiamo parlato con Dario Pichi, titolare di una ciclo-officina

“Tutti i giorni entrano in negozio o chiamano per chiedere informazioni su monopattini o bici elettriche”

È l’effetto del decreto sulla micromobilità raccontato da Dario, di “Cicli sport” sull’Appia a Cisterna. “Si ne ho venduti, ma la richiesta è molto alta e per questo non è facile rispondere alle continue richieste”.

Un vero e proprio boom di mobilità alternativa spinta grazie al bonus statale, nonostante Cisterna e la sua cittadinanza non sono rientrate nella fascia del decreto (perché comune inferiore ai 40mila abitanti). Una situazione che non ha scoraggiato gli acquirenti: “Ripeto sono stati molti quelli che ho venduto e molte sono le richieste. Tutto questo sta cambiando anche il modo di lavorare non solo mio, ma di tutti. Ti faccio un esempio: un mio cliente ne ha comprati due per effettuare le consegne lungo gli stabilimenti balneari”.

Monopattini Elettrici: Le regole

infografica Scambiaffari

Un’altra regola poco compresa dai cittadini è il trasporto dei passeggeri. È vietato infatti portare passeggeri o utilizzarli per ogni forma di traino, ma in città non è impossibile vedere due persone alla volta. Si è passati dunque da una situazione di quasi condanna e di lotta verso questi veicoli ad un tana libera tutti. Questo comporta inevitabilmente tutti i rischi per la mobilità. Sono all’ordine del giorno infatti, le scene di persone che letteralmente sfrecciano per vie della città incuranti dei pericolo. Mettendo in rischio la loro incolumità e soprattutto quella degli altri, magari ancora poco abituati a fare i conti con questi nuovissimi mezzi.

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Cisterna sarà all’altezza?

La mobilità sostenibile nella città dei butteri è sempre stata un’opera incompiuta. Sono note infatti le vicende relative al Bike sharing ottenuto coi fondi PLUS che ha visto una bassissima rispondenza da parte dei cittadini anche per via dell’incuria amministrativa che si è vista letteralmente scippare o danneggiare tutti i mezzi a due ruote messi a disposizione per le via della città.

A Cisterna inoltre il problema del manto stradale in dissesto non rende molto praticabile mezzi alternativi alle comuni auto e anche dopo la realizzazione di una pista ciclabile (sempre fondi PLUS) le cose non sono cambiate. Dunque una prova difficile per la città viste le disastrose azioni analoghe prese negli ultimi anni. “Spesso mi capita di fare interventi di soccorso quando rimangono con la bicicletta danneggiata – ci racconta in chiusura Dario – soprattutto su strade come l’Appia, estremamente pericolose per i ciclisti”.