Dal 1970, anno di nascita delle “Regioni” intese come enti territoriali, non era mai successo che Cisterna avesse un suo concittadino a rappresentarla nel Consiglio regionale. E’ riuscito nella storica impresa Vittorio Sambucci che con i suoi 7.906 raccolti su tutta la provincia ha centrato l’obiettivo da molti fallito in passato. Dopo una lunga campagna elettorale e una legge complessa farcita da numerosi ricorsi che hanno tenuto tutti-o quasi- col freno a mano tirato, è arrivata finalmente anche l’ufficialità dello scranno conquistato. Noi lo abbiamo raggiunto proprio in quei giorni e dal Sambucci, fresco Onorevole, ci siamo fatti raccontare emozioni e azioni che intende intraprendere a Via della Pisana e a Cisterna.

Vittorio Sambucci ci aspetta nel suo point elettorale lungo Corso della Repubblica, quel point che nell’inaugurazione dei mesi addietro aveva rappresentato l’inizio ufficiale della corsa verso la Regione Lazio per il consigliere comunale di Cisterna. Una corsa che in realtà, ufficiosamente, era già iniziata senza interruzioni con le politiche dello scorso settembre, quando i numeri clamorosi di Fratelli d’Italia e la capacità di ottenere consensi personali di Sambucci, avevano fatto intuire a molti che la possibilità stavolta c’era. E c’è stata, nonostante la naturale competizione interna alla lista e altri candidature locali arrivate poi. Giorgia Meloni, sua leader, si definì un’ “underdog” della politica quado divenne Premier. E così appare anche Sambucci, nell’estrema cautela e pacatezza con cui ha gestito emozioni e comunicazioni in queste due settimane che lo hanno separato dall’ufficialità, nero su bianco, della sua elezioni.


Primo consigliere regionale di Cisterna e di tutta l’area nord della provincia, un bel risultato.
Questo è un successo che ancora faccio fatica a credere reale. Dopo tanti anni di impegno, di sacrifici e di tempo sottratto alla mia famiglia, al mio lavoro leggo in questo risultato il raccolto di una buona semina. Non è stata un’avventura facile, c’è stata molta competizione a partire dai miei colleghi di lista. Una competizione ovviamente sana, rispettosa, ma parliamo di validi candidati che avevano ampi consensi sul territorio. La soddisfazione più grande per me è stato il risultato di Cisterna anche se si poteva fare di più. Non tutti gli elettori hanno creduto in queste elezioni regionali. È stato sorprendente il risultato di Aprilia e anche quello di Latina, dove la mia figura è stata vista come quella di un volto nuovo, in grado di meritare l’attenzione e la fiducia di molti storici militanti.


Partiamo proprio da questi risultati: quasi 4mila preferenze a Cisterna, numeri importanti in tutta l’area nord. Frutto di accordi interni al partito o di una tua organizzazione e capacità di lavoro sul territorio?
Il partito, in ogni città della provincia, ha risposto in maniera autonoma ai candidati. Su Cisterna abbiamo da tempo costruito un gruppo che ormai è una realtà consolidata e che ha dimostrato ancora una volta di saper fare grandi numeri. Ho potuto contare su oltre 70 volontari che hanno “indossato” la maglia di Fratelli d’Italia e fatto una campagna entusiasmante e senza riserve. Fuori Cisterna abbiamo costruito e riallacciato rapporti, personali e politici. Hanno riconosciuto voglia di fare e novità nella nostra proposta e mi sono stati affianco.Francesco Rocca è il nuovo Presidente della Regione ma soprattutto Fratelli d’Italia avrà una maggioranza quasi assoluta in consiglio, una forza che sarà decisiva e di cui tu fai parte. Nel tuo “primo” giorno alla Pisana quali saranno le priorità che vorrai affrontare?
Sono un esponente del mondo agricolo, non nascondo la mia preoccupazione su un comparto importantissimo che versa in una grande difficoltà e rappresenta una fetta d’economia importante. E nell’immediato vorrei anche affrontare la questione sanità, a mio giudizio un argomento prioritario se non urgente. C’è una sanità completamente da ricostruire. Darò il mio contributo nei territori senza dimenticare che ho avuto i maggiori consensi proprio da quelle città che più di tutte soffrono la carenza di servizi sanitari.


Torniamo alla sera dello spoglio, lunedì 13 febbraio. Dopo un lungo testa a testa che ti vedeva in seconda posizione c’è stato il sorpasso. Come hai vissuto quella notte e quelle ora di attesa, ad un passo dall’elezione e dal non essere eletto?
Male, male! E’ stata una notte insonne, non per la delusione dei numeri anzi, ma per la possibilità di raggiungere un traguardo che improvvisamente sembrava potesse sfumare. La delusione fa male, soprattutto davanti ai sacrifici e davanti alla passione. La sconfitta poi è lunga da metabolizzare. Ho creduto veramente di stare fuori dalla partita. Poi i numeri importanti fatti da Fratelli d’Italia sulla provincia hanno iniziato a far riaccendere le speranze e dalla tarda mattinata del giorno successivo ho iniziato a cambiare piano piano umore (ride, ndr). Un’emozione che ti confesso mi ha fatto piangere dalla gioia.


Rimaniamo su Cisterna. La tua elezione in consiglio regionale porterà alle tue dimissioni nel consiglio comunale oppure credi di dividere il tuo impegno su entrambi i ruoli?

Stiamo riflettendo su questo punto. Penso che senza di me in consiglio comunale, che sono un po’ la guida del gruppo, altre figure sono pronte a crescere così come altre a fare il “salto di qualità”. Ma al momento non tutti si sentono ancora pronti. Per questo stiamo ragionando insieme a tutto il partito, ai miei consiglieri. Ma non escludo che ci possa essere un mia sospensione dal ruolo consigliare, tempi e modi li decideremo insieme.


Com’è il rapporto con il resto dell’opposizione di Cisterna?

Perché a vedervi da fuori sembrate molto distanti, eppure parliamo di forze politiche con cui dovreste essere naturali alleati.Ti parlo come Fratelli d’Italia. Noi abbiamo preso atto di una sconfitta elettorale comunale che ci ha messi all’opposizione e da lì svolgiamo il nostro ruolo. Quello che dici è vero, c’è una distanza con le forze esterne alla nostra coalizione che è palese, non solo durante i consigli comunali ma proprio nei rapporti al momento. Penso che non siano ancora stati metabolizzati degli errori e delle azioni fatte in passato. Confidiamo nel buon senso, che sia di aiuto per consentire di costruire un progetto per il futuro che veda il centro destra unito, ipotesi al momento ancora lontana.

Sarai il primo consigliere regionale eletto di Cisterna, dove hai raccolto di fatto quasi il 40% dei consensi. In chiusura a chi vuoi rivolgere un ringraziamento?
Il mio ringraziamento più grande va alla mia città. Ha dato una prova di fiducia incredibile in un momento storico complicatissimo, e questa è stata la mia più grande emozione. Non da meno però voglio ringraziare i territori limitrofi, che mi hanno conosciuto da poco e nonostante questo hanno deciso di supportarmi. Il mio impegno in regione sarà massimo e a 360° per Cisterna e per tutti loro.