Si apre una possibilità per l’acquisto e la riconversione dello stabilimento, ieri l’incontro tra l’imprenditore e i lavoratori. L’imprenditore “Stiamo dialogando per una riqualificazione basata sull’economia circolare, ma occorrono le autorizzazioni della Regione”

I cancelli della Nalco non chiuderanno. La notizia che tutte le maestranze dello stabilimento di Cisterna aspettavano da mesi è arrivata ieri pomeriggio per bocca di chi è pronto a rilevare il sito. Una delle realtà più longeve del territorio (è presente a Cisterna dagli anni cinquanta), cambierà pelle ma continuerà ad esistere. Uno stabilimento basato su un’economia circolare (e non più lineare), mirata alla produzione di bioplastiche. A portare avanti questo ambizioso progetto è l’imprenditore Francesco Borgomeo, presidente di Unindustria Cassino.

E proprio l’advisor, già dallo scorso marzo, si era messo al lavoro per tentare evitare la chiusura della Nalco. Missione che sembra essere davvero ad un passo dalla realizzazione.

“Stiamo dialogando con il management della Nalco per individuare una soluzione di riconversione e di sviluppo. Un progetto importante di economia circolare. Siamo convinti – ci ha detto ieri al termine dell’incontro il dottor Borgomeo – che in questo stabilimento ci siano le competenze, la qualità per poter fare un bel progetto di riconversione, quindi siamo ottimisti”.

Un ottimismo che dipende però dai tempi tecnici per la riconversione. Quello della bioplastica infatti, è un settore che guarda al futuro. Per questo lo stabilimento di Cisterna mira a diventare il polo di riferimento del centro Italia. Quello dell’economia circolare è un progetto vincente già messo in campo da Francesco Borgomeo.

Ad Anagni, l’imprenditore ha rilevato l’ex stabilimento Ceramiche Marazzi e attuale Saxa Gres, applicando un’economia circolare su principi green. Da materiale di recupero come le ceneri dei termovalorizzatori per l’immondizia, si arriva alla creazione di piastrelle e sampietrini, in un circolo virtuoso in cui un prodotto di scarto (e destinato alla discarica), acquista nuova vita. Ecco, su questo mantra, l’imprenditore vuole trasformare la Nalco. Un’idea che sembra aver convinto anche le maestranze.

Fonte – LATINA OGGI (14 maggio 2021)