Rendiconto di bilancio ritirato insieme ad altri 4 punti, dimissioni dell’Assessore al Bilancio e del Sindaco, il Presidente del Consiglio confuso sui termini di legge e la maggioranza muta
Lo slogan che ha contraddistinto gli attacchi che ci ha rivolto il Sindaco negli ultimi due anni è stato come un boomerang per Mauro Carturan, che infatti ieri è tornato indietro colpendo inesorabilmente sia lui che tutta la sua Giunta e la sua Maggioranza.
Il Consiglio Comunale che è andato in scena ieri, per l’ennesima volta in seconda convocazione, per tentare di abbassare il numero di consiglieri necessari alle approvazioni, ha difatti palesato che noi studiamo e abbiamo sempre studiato, mentre questo non si può dire ne del primo cittadino ne dell’Assessore al Bilancio, entrambi dimissionari per palesata incapacità amministrativa.
Anche il resto della maggioranza non è stata da meno, incapace di controbattere a qualsiasi notazione perché completamente impreparata e avulsa dai punti in discussione.
All’esame dell’Assise, ieri c’era il Rendiconto di Bilancio, documento che illustra in modo palese: soldi in entrata, in uscita, e di conseguenza quelli disponibili, accumulati nell’anno trascorso(2019). E qui è cascato ” l’asino”, non a caso.
Eppure almeno su questo, data anche la notifica del prefetto, ci saremmo aspettati che avessero studiato bene.
Invece la relazione dell’ormai ex Assessore al Bilancio, Gildo Di Candilo, non ce ne voglia, ma era un compitino delle elementari, in confronto a quanto bisognava dire e soprattutto, in confronto a quanto noi abbiamo controdedotto e dimostrato.
Si perché non si può sostenere che a causa dell’aumento del costo della vita, non ci sono soldi per i servizi o per abbassare le tasse, quando invece, la nostra amministrazione chiude l’anno con un avanzo di amministrazione di oltre 35 milioni di euro, con una disponibilità di cassa (tutta cash) di oltre 8 milioni di euro, totalmente inutilizzati, anzi peggio, incapaci di accorgersene.
Con 35 milioni da utilizzare, questa giunta continua a massacrare di tasse i cisternesi senza fornire alcun servizio, centellinando le spese perfino per servizi come quelli sociali. Non siamo un’azienda che deve accumulare sempre più utili, i soldi dei cittadini vanno spesi per migliorare la città. Invece l’unica preoccupazione sono un paio di privati a cui concedere cubature o sostenere negli investimenti.
Siamo fermi al palo, non solo per incapacità di chi ha preceduto il ritorno di Mauro Carturan, ma i conti dicono che proprio l’unico grande amministratore di Cisterna, ha fatto peggio di tutti, lasciando in cassa soldi (tanti) dei cittadini, soldi con cui intervenire per migliorare le tante mancanze ormai presenti da più di vent’anni.
E allora in Consiglio Comunale, tutta la maggioranza non ha potuto fare altro che riconoscere l’incapacità e ritirare, oltre la delibera del Rendiconto, anche tre variazioni di bilancio, due delle quali presentate oltre i termini di legge e che quindi, se approvate, sarebbero state illegittime.
In questo caso la colpa è in capo al Presidente del Consiglio Di Cori, reo di non aver verificato gli atti prima di convocare il Consiglio, come confermato dalla Segretaria Generale.
E allora non c’è Giafra che regga, punto ritirato anche questo, progetto che abbiamo criticato anche ieri, per la visione vecchia di 15 anni, per una programmazione di Città che guarda ancora ai Centri Commerciali e non ad una prospettiva di ecosostenibilità e verde.
Aspettiamo la presa di coscienza del Sindaco e la conferma delle sue dimissioni. Presa di coscienza che deve appartenere a tutta la maggioranza: il progetto è fallito e a perdere è tutta Cisterna, una continua discesa dovuta a vent’anni di amministrazioni di destra che non ha portato a nulla se non a guardare agli interessi dei privati, ma si può e si deve ripartire da un nuovo progetto.
Andrea Santilli Consigliere Comunale
Aura Contarino Segretario del Partito Democratico di Cisterna di Latina