Gianluca Del Prete (civico) – NO
“Come tanti cittadini quando sento parlare di tagli e risparmi spero sempre che sia la volta buona ma come esponente delle istituzioni so per esperienza che non è tagliando la rappresentanza che si risparmiano i soldi dei contribuenti ai quali, anzi, viene tolta voce. E’ un po’ come accaduto coi tagli dei consiglieri comunali o delle circoscrizioni che hanno silenziato quartieri ed elettori senza portare alcun risparmio visto che gli sperperi veri poi si consumano con assunzioni di staff e consulenti, scelti da uno, il Sindaco, senza il voto di nessuno e sempre più spesso senza alcuna capacità o titolo. A livello nazionale mi pare che questa riforma voglia fare lo stesso. Un risparmio inesistente a fronte di intere province che non avranno più rappresentanza, un diritto in meno per gli elettori e privilegi aumentati per pochi“
Marco Squicquaro (FdI) – SI
“La posizione di Fratelli d’Italia è chiara: voteremo “sì”, come abbiamo già fatto in Parlamento nei quattro passaggi che la legge costituzionale ha osservato tra Camera e Senato. Anche in questo caso Fratelli d’Italia resta coerente, unica forza politica che si distingue rispetto a partiti che hanno cambiato idea o che hanno al loro interno correnti di pensiero diverse, tanto che il nostro gruppo in Senato è stato l’unico a non sottoscrivere la richiesta di referendum. Aggiungo che il taglio dei parlamentari è per noi non un punto di arrivo ma il punto di partenza per avviare quel percorso di riforme istituzionali di cui si parla da anni, ma mai realizzato. Il partito e la nostra leader Giorgia Meloni da tempo chiedono e fanno proposte concrete per arrivare ad abolire i senatori a vita, e soprattutto vogliamo ottenere l’elezione diretta del Capo dello Stato. Daremo così maggiore peso agli elettori e alla carica del Presidente della Repubblica, segnando una svolta per la nostra nazione”