Il sindaco aveva escluso l’ipotesi di andare al Tar, ma un ricorso con cui si chiede di annullare il voto e la nomina del nuovo commissario prefettizio è stato depositato negli uffici del Tribunale di via Doria: il Tribunale accetta la domanda e si riserva di rispondere entro il 10 marzo 2021

Si andrà ai tempi supplementari. La sfiducia al sindaco Mauro Carturan passa dal ricorso presentato dai fedelissimi del dottore di Borgo Flora. A decidere se la partita politica è stata chiusa dunque sarà il TAR del Lazio.

Nella giornata di ieri infatti, è stato depositato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, sezione di Latina, per annullare, e sospendere in via cautelare, l’efficacia della mozione di sfiducia all’oramai ex sindaco di Cisterna Mauro Carturan. E proprio l’ex primo cittadino, in una conferenza stampa, aveva escluso questa possibilità. Evidentemente in questi giorni qualcosa deve essere cambiato.

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Due gli aspetti sottolineati: l’intestazione della mozione (non diretta all’ex primo cittadino) e le motivazioni della sfiducia, definite “leggerine” dai consiglieri Renato Campoli e Marco Mazzoli. E con molta probabilità queste potrebbero essere le basi su cui poggia il ricorso. Ma resta il fatto politico: l’ex sindaco non ha una maggioranza e allora perchè presentare il ricorso? Domanda che avrebbe una facile risposta: far slittare le elezioni e non mandare la città alle urne questa primavera. Una soluzione questa da scongiurare a tutti i costi da Carturan e i suoi, vista l’impreparazione elettorale per sfidare Lega e Fratelli d’Italia e poco importa se la città dovrà attendere e rimanere “bloccata” dal commissariamento.

Proprio questa mattina intanto è arrivata la risposta del Tar del Lazio che accoglie la domanda di sospensione dei provvedimenti impugnati e fissa per la trattazione collegiale la camera di consiglio del 10 marzo 2021. Slitteranno dunque le elezioni per la gioia di Carturan.