La città di Cisterna è stata ammessa ai finanziamenti per la rigenerazione urbana. Sei progetti per un totale di 5 milioni di euro e una scadenza da rispettare per non perderli: il 30 marzo 2022. Una lotta contro il tempo per permettere la riqualificazione di ben tre scuole e due grosse aree della città: Cisterna vecchia ed i “giardinetti”
Alla fine di un anno quasi funesto potrebbero arrivare una pioggia di milioni pubblici per migliaia di comuni italiani e tra questi c’è la possibilità anche per la nostra Cisterna. Dopo oltre dieci anni dai famosi otto milioni del Plus, il comune dei butteri si è visto riconoscere lo scorso 30 dicembre la bellezza di 5milioni da destinare ad investimenti in progetti di rigenerazione urbana anni 2021-2026. Il massimo per un comune dai 15mila ai 49mila abitanti. C’è un però. Questi soldi sono stati assegnati, ma per averli nelle casse comunali, bisogna presentare tutti i progetti annunciati entro il 30 marzo di questo anno. Una lotta contro il tempo, da non fallire.
Con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, sono stati individuati i comuni beneficiari del contributo previsto dall’articolo 1, commi 42 e seguenti, della legge 27 dicembre 2019 (n.160 e dal DPCM del 21 gennaio 2021), da destinare a investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale. In totale sono stati presentati 2.418 progetti dei quali sono stati già ammessi e finanziati 1.784 e tra questi anche ci sono anche i sei progetti partiti da via Zanella.
Circa metà dei fondi, in caso di esito positivo, saranno destinati alla ristrutturazione di tre scuole del centro cittadino, mentre il resto del malloppo sarà destinato alla rigenerazione del centro storico e della zona della stazione ferroviaria. Soldi così spalmati: per il 2021 Cisterna incasserebbe 395 mila Euro mentre nell’anno corrente potrebbero arrivare 1 milione e 419mila Euro. E così via nel 2023 1 milione 275 mila Euro, nel 2024 809 mila Euro, nel 2025 586 mila Euro e nel 2026 513 mila Euro.
Cerchiamo di scoprire nel dettaglio dove e come verrebbero utilizzati i 5milioni nella città di Cisterna. Si parte dalla riqualificazione di tre edifici scolastici. Si tratta della scuola Plinio il Vecchio del quartiere Sciangai (costo 980 mila Euro), della scuola media Alfonso Volpi (costo dei lavori 980 mila Euro) e della scuola elementare Giovanni Cena in via Guido D’Arezzo (costo dei lavori 600mila Euro).
I lavori in caso di erogazione dei fondi saranno eseguiti sia all’esterno dell’edificio che al suo interno, apportando quelle migliorie strutturali indispensabili per il miglioramento di questi istituti oramai “datati”. Poco meno di 2 milioni e mezzo invece verrebbero destinati alla riqualificazione di tre interi quartieri. Quello della stazione ferroviaria vedrebbe la ristrutturazione dell’intera piazza Salvo D’Acquisto e la costruzione di un parcheggio sopraelevato. Al momento però non è ancora chiaro se questa area sosta multipiano verrebbe realizzata nella zona degli impianti sportivi oppure di fronte. Il costo delle due opere è di circa 540 mila Euro. Ben più invasivo è il progetto centrale che trasformerebbe il cuore della città in un cantiere a cielo aperto. Si parte con la riqualificazione di piazza XIX Marzo, poi corso della Repubblica ed i giardinetti (Fontana Biondi, spazi pedonali, aree verdi e arredi).
Questa prima tranche di lavoro secondo i prospetti del Comune ammonta a 950 mila Euro. Stessa cifra per il piano di recupero del centro storico: si punta alla rivitalizzazione ed alla riqualificazione (e messa in sicurezza) degli spazi pubblici, aree verdi con interventi di arredo urbane. E tra queste figurata anche l’implementazione del sistema di videosorveglianza, nonché il miglioramento dell’illuminazione pubblica altro aspetto determinante per la sicurezza in centro.
Infine sarebbe previsto anche un intervento sulla pavimentazione che possa far tornare a risplendere gli storici sampietrini. A leggere le linee guida e in attesa di conoscere i progetti da vicino, sembra essere tornati indietro di qualche anno fa, quando i Plus avevano dato spinta e speranza alla ripresa economica e sociale della città. In piccola parte è stato così; ecco bisogna far tesoro degli errori passati. Il primo step da non fallire è il termine ultimo per presentare i progetti. In via Zanella è iniziato già il conto alla rovescia.