La pubblicazione sul sito del comune di Cisterna dei casellari giudiziali e dei curriculum ha scatenato un vespaio di polemiche sui social
A finire nel tritacarne del web è il titolo di studio del candidato sindaco Laureta Jaku. Ma prima di raccontare cosa sta accadendo in queste ore bisogna fare un passo indietro per comprendere meglio la storia.
Negli ultimi tre anni la Jaku ha fatto parte dello staff dell’ultimo sindaco di Cisterna Mauro Carturan e a giugno del 2020 la dottoressa Silvia Pallante, in qualità di responsabile del servizio Risorse umane aveva richiesto a tutti i membri dello staff di presentare copia dei titoli di studio dichiarati precedentemente attraverso l’autocertificazione.
Il titolo di studio della Jaku è divenuto ben presto oggetto di discussione, in quanto non solo per due anni non è stato depositato all’ufficio delle risorse umane (e la richiesta della dottoressa Pallante ne è stata la conferma indiretta), ma anche perché in Commissione Trasparenza questo documento è stato richiesto e mai avuto a disposizione.
Anche altri consiglieri hanno fatto una richiesta di accesso agli atti. E tra le motivazioni del diniego c’era una dicitura particolare “segregato”. Una querelle poi spenta dalla fine anticipata dall’amministrazione Carturan e tornata in auge durante il confronto pubblico a seguito di un acceso confronto tra i candidati Laureta Jaku e Pier Luigi Di Cori.
Un botta e risposta proprio sui titoli di studio, nel quale la Jaku ha ribadito di essere in possesso di un diploma (inteso di licenza superiore ndr). Nelle scorse ore con la pubblicazione sul sito del comune dei curriculum è emerso che la Jaku avrebbe in realtà un attestato.
Particolare non sfuggito agli internauti che hanno cominciato a commentare sotto al post con tanto di foto del curriculum della Jaku. E nel turbinio dei commenti c’è stato anche quello della diretta interessata che ha provato a spiegare la sua posizione anche attraverso un video. La Jaku afferma di aver conseguito il titolo di studio di “Diploma Artistico” in tre anni in Albania, ma non viene riportato né il nome specifico dell’istituto (e città) e né l’anno di conseguimento. Nel suo curriculum, quello fatto aggiornare tra ieri e oggi (perché ne ha prodotti due), c’è scritto: “Diploma Artistico. Triennio presso l’Istituto della moda. Attestato di tre anni nella sartoria di Anna Angeletti”. Secondo la Jaku questi tre anni in Albani valgono quanto i cinque in Italia, mentre gli internauti gli hanno fatto notare a più riprese che non è proprio così.