Il termine cultura deriva dal verbo latino colere, “coltivare”. In questo ci si riferisce al coltivare la conoscenza, ma questo termine può avere altre accezioni: ad esempio la consapevolezza. La consapevolezza di dove si vive, di cosa ha da offrire il luogo dove lavoriamo e degli spazi che condividiamo con le persone che ci sono vicine, familiari e non. Il Turismo appunto si basa su queste consapevolezze.
In questi giorni mi è stata data la possibilità di poter leggere le proposte elettorali dei vari candidati, prestando particolare attenzione alla voce “Cultura e Turismo”. Prima di esporre il mio punto di vista ci tengo a precisare che, ciò che dirò, è legato a un ambito storico. Per Cultura è giusto intendere tutto ciò che ci arricchisce “interiormente”, qualsiasi forma d’arte come pittura, letteratura, musica e teatro. Ma torniamo ai due concetti poc’anzi menzionati: Cultura e Turismo. Queste due parole indicano due elementi interdipendenti tra di loro. Ma da cosa è importante partire: dalla Cultura o dal Turismo?
Abbiamo tutti ben presente le possibilità logistiche che ci offrono i vari beni storici siti nel nostro Comune. Non di meno i vari candidati non hanno mancato, nelle loro proposte, di ribadirle. Chi più, chi meno.
Partendo dalla proposta in ambito culturale del candidato Pier Luigi Di Cori, è interessante notarne il titolo, ovvero: “Cultura ed Edilizia scolastica”. Due concetti che possiamo definire complementari. Affascinante la proposta di riqualificare il vecchio Palazzo Municipale come centro culturale (già prima del Grande Conflitto tale struttura si presentava con questa funzione). Come anche l’accordo d’intenti con le scuole per l’inserimento dell’insegnamento, nel piano di offerta formativa, della storia e delle tradizioni del nostro paese. Per quanto riguarda l’ambito turistico, sarebbe molto interessante sviluppare quanto proposto sotto questa voce: ovvero un percorso che parta dalla Stazione per poi collegarsi con tutti i siti di maggiore fruibilità. Sarebbe stato interessante sviluppare meglio la voce Museo, un argomento da prendere con le molle in quanto, a mio avviso, ad oggi, non ci sono strutture adeguate per poter sviluppare tale idea. Tuttavia tutta la proposta culturale è strutturata in modo chiaro e conciso.
Per quanto riguarda la proposta stilata dal candidato Antonello Merolla possiamo dire che, un aspetto interessante trattato dal suo entourage è la collaborazione con i comuni limitrofi e il recupero di vecchi protocolli d’intesa siglati nel 2009-2014 con il museo di Piana delle Orme e con la Fondazione Roffredo Caetani Giardini di Ninfa. Quella con i comuni limitrofi poi (nello specifico con la Comunità Montana Monti Lepini) è un’intesa che, qualora prendesse piede, aprirebbe innumerevoli possibilità da molteplici punti di vista; non solo quelli “culturali”.
Nella proposta della candidata Angela Coluzzi, in ambito culturale, c’è un’interessante osservazione: preservare il nostro patrimonio e tramandarlo in condizioni migliori di come ci è stato consegnato. Questo concetto vale sia per i beni storici come Palazzo Caetani, sia per i beni archeologici rivenuti in questi anni di ricerche fatti a seguito di scavi d’urgenza come Tres Tabernae. A questa osservazione sono legati due concetti: 1) l’atto del preservare implica l’acquisizione di un senso civico riciclabile anche in altri ambiti (al esempio quello urbanistico e ambientale); 2) preservare garantirebbe l’offerta di un prodotto fruibile in ambito turistico di notevole qualità. Inoltre viene menzionato da loro il Protocollo d’intesa stilato con la Soprintendenza dei Beni Culturali del Lazio nonché ad un suo inserimento nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) nominandolo “via Appia”. Vengono poi fissati degli obiettivi interessanti, come ad esempio il recupero di strutture e spazi inutilizzati a scopi culturali e la realizzazione di uno Sportello per tutti coloro che necessitano di aiuti per poter portare avanti qualsivoglia progetto.
Il programma elettorale di Valentino Mantini pone la Cultura proprio come primo punto. Egli infatti afferma che, per avere risultati diversi bisogna cominciare a puntare, o per meglio dire investire, su fattori che fino ad oggi non sono mai stati pienamente sfruttati. La Cultura è una di questi fattori. Nel suo entourage infatti può contare sulla presenza di persone che conoscono molto bene la storia di Cisterna e, forte di questa possibilità, sono pronti a sfruttarle per dare quell’approccio nuovo che potrebbe dare comunque risultati importanti. Tra i vari obiettivi presenti nella sua proposta possiamo notare, ad esempio, un possibile accordo con le varie associazioni per future collaborazioni. Valorizzare Palazzo Caetani con l’avvio di tavoli di studio e di ricerca storica. Adibire il primo piano del Palazzo come complesso museale per poter ricevere il materiale archeologico di Cisterna (come già detto per quanto riguarda il candidato Di Cori nutro delle riserve in merito). Ripristino di un servizio turistico che, in passato, con la visita al Palazzo e alle Grotte, ha sempre riscosso notevole apprezzamento. Messa in sicurezza dei vari ritrovamenti archeologici come Tres Tabernae, basolato di strada romana nel Quartiere San Valentino, via Bufolareccia e zona Franceschetti. La proposta del candidato Mantini e ricca di proposte che mirano a una rivalutazione del centro storico, nonché l’adattamento di spazi per attività teatrali, folkloristici e musicali. Vengono fatte in ultimo due proposte che possono essere considerate come una chiara dimostrazione del profondo sentimento che tutto l’entourage, nella persona di Valentino Mantini, mostra nei confronti della nostra cittadina, ovvero: Rivendicare la medaglia d’Oro, ripristinare il nome storico della città.
La proposta della candidata Laureta Jaku, per molti aspetti, trova molte similitudini con le proposte degli altri candidati, dimostrando comunque di avere ben presente le disponibilità e le possibilità, in ambito culturale, di Cisterna. Tutto ciò che è stato proposto nei vari programmi elettorali, ha mostrano sicuramente una certa chiarezza di intenti che, qualora venissero rispettati da parte di chi la spunterà, sicuramente porterebbero nuove possibilità per una crescita della nostra cittadina. Possibilità non solo per il settore turistico in sé, ma anche per tutti gli enti che ne sarebbero collegati. Non di meno, altrettanto importante è la sviluppo personale di ogni giovane che possa crescere con la consapevolezza di cos’era Cisterna avendo così un metro di giudizio tangibile per poter giudicare con coscienza il nostro presente.