Un Natale per tutti anche per gli ultimi. L’obiettivo dei tanti volontari che operano sul territorio è quello di far sentire meno soli anche chi non ha nulla. Siamo stati con Tommaso Baruffaldi di es24 in giro per la città per capire da vicino come funziona la rete solidale delle diverse associazioni, con l’aiuto ed il sostegno di imprenditori e commercianti. Il tutto in nome della solidarietà.
Anche i senzatetto di Cisterna avranno il loro Natale. A far sentire l’atmosfera di questi giorni di festa anche alle persone in difficoltà è la rete solidale che vede il gruppo Aps Es24 girare per la città alla ricerca di persone bisognose di aiuto. E noi un giro con loro l’abbiamo fatto, vedendo con i nostri occhi l’impegno quotidiano di queste persone a difesa e sostegno degli ultimi. “L’obiettivo – ci racconta Tommaso Baruffaldi – è quello di offrire un pasto caldo sempre a queste persone e soprattutto in questo periodo particolare dell’anno. Un’azione di gruppo che vede coinvolti i nostri instancabili donatori di alimenti, imprenditori del territorio che non smetteremo mai di ringraziare come gli operatori e volontari, per non lasciare nessuno solo e per donare vicinanza in questo periodo storico difficile a chi non ha riparo”.
Perché la sera quando cala il buio sono tante le persone che sbarcano in città con l’ultimo treno da Roma per trovare riparo in ruderi o luoghi abbandonati del comune pontino: “Le persone che si incontrano non sono sempre aperte all’interazione con noi volontari, non sempre rispondono con il sorriso. Vivendo in strada sono diffidenti perché il tipo di vita che fanno porta a questo. Spesso chi vive così – dice Tommaso – non ha fatto una scelta, ma è vittima di una serie di condizioni che ti portano in questa difficoltà, ma a furia di fare questa vita ti alieni un po’ dalla realtà e questa diventa la tua normalità. Ecco, noi nel nostro piccolo cerchiamo di essere il loro aggancio con la realtà”.
E sentendo i racconti di Baruffaldi non solo gli stranieri arrivati in Italia in cerca di un lavoro sono quelli in difficoltà, ma anche tanti italiani che hanno magari perso la propria occupazione – anche a causa del Covid – o hanno avuto problemi in famiglia. Durante il giro con la sua Polo con il logo di Es24, Tommaso consegna pasti, vestiti coperte e anche cappellini di lana: “Questi, li ha donati un imprenditore insieme a delle sciarpe. Mi ha chiamato dicendo che se c’è qualcuno fuori al freddo senza sciarpa e cappello, allora lui doveva aiutarmi. Questo è il senso del volontariato: fare rete. Con altre associazioni come l’Ipf, le Caritas o protezione civile per citarne alcune, collaboriamo proprio per garantire, ognuno nel suo campo la massima efficienza per sostenere queste persone. Adesso non me ne vogliamo se non le elenco tutte, ma davvero grazie al supporto di tutti a Cisterna esiste un’importante rete sociale”.
La pandemia ha cambiato anche il modo di aiutare queste persone ma soprattutto anche chi chiede aiuto: “Prima della pandemia, le famiglie in difficoltà c’erano ma non così tante come adesso. E l’importanza della rete solidale e sinergia con le altre realtà di volontariato serve anche a questo. Perché quelle famiglie oggi in difficoltà perché senza lavoro, difficilmente vengono a chiedere aiuto. Un po’ per timore un po’ per vergogna. Allora siamo noi ad avvicinare loro, mettendoci a disposizione ed offrendo un sostegno concreto che può essere un pasto o un giubbotto”.
Con il freddo di questi giorni, girare dalla mattina alla sera per sostenere queste persone in difficoltà è un dispendio di energie e risorse che solo chi ha un profondo senso civico e rispetto per il prossimo può fare giorno dopo giorno. Perché quelli come Tommaso non escono solo nei giorni di festa, ma tutto l’anno. La solidarietà non è stagionale, parola di Baruffaldi e di chi come lui contribuisce al sostegno del tessuto sociale di questa città.