A Cisterna sono ben 5 i candidati consiglieri alle elezioni provinciali del prossimo 18 dicembre. Mai così tanti. Una guerra fredda che si sta consumando tanto in opposizione che in maggioranza

Il 2014 e il primo rinnovo provinciale targato Delrio appare ormai come un’era geologica fa. Lontani i tempi della politicizzazione standard delle elezioni di secondo livello. Lontani i tempi delle civiche in solitaria contro gli accordi spuri tra partiti. Complice anche la complessa situazione che regna a Latina Comune, la provincia che sarà rischia di somigliare molto al governo nazionale pur senza troppi “draghi” in giro.

Saranno i sindaci Gerardo Stefanelli Giovanni Agresti a contendersi il ruolo da presidente. Il primo-lanciato da Fazzone– supportato dall’accordo Forza Italia-PD-Civiche. Il seconda da Fratelli d’Italia e Lega, salvo sorprese dell’ultima ora.

E nella partita c’è pure la partita cisternese da non sottovalutare affatto. La maggioranza Mantini, ancora fresca di elezioni, non ha voluto o saputo far quadrato attorno ad un’unica candidatura e così sono ben 3 i candidati che corrono per uno scranno a via Costa: Elio Sarracino dei 5 stelle è candidato nella lista civica a supporto di Stefanelli in compagnia tra l’altro di esponenti LBC, Italia Viva e Azione. Aura Contarino del PD è schierata con la lista dem provinciale. Infine Maria Renè Carturan, candidata con la lista della Lega “Prima la provincia”. Una anomalia, rispetto al suo percorso e al suo attuale ruolo comunale, presto giustificata dalla stessa e dal sindaco Valentino Mantini.

In una recente dichiarazione, riportata sul quotidiano “Il Messaggero”, la Carturan ha dichiarato “ho deciso di schierarmi con questo gruppo poiché all’interno c’è una persona a cui sono legata molto e perché mio padre e la mia famiglia stimano profondamente questa persona” il riferimento pare sia al Sindaco di Sperlonga, Armando Cusani. Anche Mantini le fa eco “può capitare eccezionalmente, secondo me, che in alcune situazioni di rapporti personali vadano oltre la politica e le regole che comunque questa dovrebbe sempre imporre.”

Insomma dalle parti di via Zanella si minimizza ma non abbastanza per coprire malumori ed imbarazzi che questa scelta ha provocato e che non risparmia nemmeno l’opposizione. Pare infatti che l’altra candidata provinciale in quota Salvini, Federica Felicetti che della Lega è capogruppo a Cisterna in opposizione, pregustasse già un supporto allargato a parte della maggioranza per la sua elezione provinciale, frutto dicono i più pettegoli di accordi intercorsi alla vigilia del ballottaggio coi civici- ma nemmeno troppo- della maggioranza Mantini in cambio del suo appoggio.

A questo si è aggiunta un’altra competitor: la meloniana Simonetta Antenucci che verosimilmente sarà supportata da tutto il suo gruppo consigliare. Resta dunque da capire come la maggioranza si dividerà e chi sceglierà di votare il Sindaco Mantini. Una cosa è certa: ha l’imbarazzo della scelta. Nel vero senso della parola.