Il Cisterna Film Festival si conclude, e porta a casa un’altra edizione in un periodo complicato in cui tutto sembrava doversi dissolvere: eppure era necessario che il cinema tornasse a Palazzo Caetani. Così la macchina organizzativa del festival non si è fermata nonostante le restrizioni anti-covid, guadagnando un risultato ugualmente efficace.
La sesta edizione è stata quella col numero di corti maggiore mai proiettati, ben 37 in rappresentanza di 15 Paesi del mondo, ma anche quella dei posti decimati dal distanziamento sociale e delle mascherine. La risposta del pubblico non è mancata, e come ogni anno, tra affezionati e nuovi sostenitori, il cortile del palazzo è tornato a popolarsi a luci spente, illuminato soltanto dalle immagini del grandi schermo.
A vincere il Premio della giuria è stato Skin dell’israeliano Guy Nattiv ma di produzione statunitense. I cinque esperti Clara Galante, Enrico Cattaneo, Valentina Re, Federico Rizzo e Davis Tagliaferro, hanno sostenuto che Skin “ha il merito di affrontare i temi dell’odio e della violenza razziale in una chiave particolare, quella del rapporto tra padre e figlio. L’antica e l’attuale storia della violenza che circonda il nostro mondo è raccontata con quell’immaginazione alta, raffinata, cruda, fantasiosa: una prova di alto cinema, è l’esempio lampante di cosa il cinema possa fare, della sua necessità artistica e sociale, della potenza del suo linguaggio. È profondamente studiato, limato, preciso”.
Allo stesso cortometraggio è andato anche il Premio del pubblico Acqua & Sapone: Skin è stato dunque il più votato dai nostri spettatori, seguito al secondo posto da Sticker del macedone Georgi M. Unkovski e al terzo dall’italiano L’oro di famiglia di Emanuele Pisano, ospite della terza serata del festival con la co-sceneggiatrice del corto Olimpia Sales.
Una delle novità dell’anno è stata l’istituzione del Premio Altre Visioni, conferito dal direttivo del Cisterna Film Festival (Marianna Cozzuto, Cristian Scardigno ed Eleonora Materazzo) a Season di Giovanna Lopalco, regista italiana residente in Francia che ha mandato un videomessaggio di ringraziamento in cui, parlando del suo corto, ha raccontato particolarmente emozionata della sua matrice privata e incoraggiato a non mollare e a continuare a fare cinema nonostante le difficoltà.
Sempre ad una regista italiana residente all’estero, Lucia Bulgheroni, è andato un altro riconoscimento, il Gran Premio della giuria alla miglior regia per il suo Inanimate.
Il Premio Mobilitazioni Artistiche al miglior interprete è stato conferito dallo staff del festival a Soska Kucev, protagonista di Sticker, mentre i ragazzi hanno votato per il Premio Next generation il corto d’animazione Lost & Found di Andrew Goldsmith e Bradley Slabe, un film dal forte potere educativo sul tema dell’amicizia e del sacrificio.
Il Cisterna Film Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Mobilitazioni Artistiche con la direzione artistica di Cristian Scardigno. Gode del sostegno della Regione Lazio e quest’anno ha ottenuto il patrocinio del Comune di Cori nell’ambito della serata di apertura svoltasi in Piazza Sant’Oliva il 22 agosto, e quello dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e di German Films per la sezione Focus On, quest’anno dedicata alla Germania.