Tra speranza e paura la città riparte abbracciando la nuova fase dell’emergenza Covid-19: sono sempre meno positivi, ma guai ad abbassare la guardia e intanto il centro ricomincia a riprendere vita
La nuova fase dell’emergenza in città sembra procedere verso la giusta direzione. Segnali più che incoraggianti: attualmente (al momento della stesura di questo articolo ndr), sono cinque i positivi del comune di Cisterna, uno soltanto ricoverato in ospedale, ma non in gravi condizioni.
Si tratta di uno degli ospiti dell’Rsa di Aprilia e quindi un paziente che appartiene ad un cluster fuori città.
L’unico focolaio cittadino, se così si vuol definire, è stato quello della Gelit che ha colpito non solo la città di Cisterna ma anche l’hinterland, soprattuto quello lepino.
Tornando ai numeri cittadini del Covid19, altre quattro persone invece sono in quarantena domiciliare. Una situazione che nelle prossime ore potrebbe mutare, e in meglio, visto che tre di loro stanno eseguendo i tamponi per verificare se il virus è stato debellato. Se tutto andrà come deve andare, alla fine di questo mese i contagiati dovrebbero essere solamente due, sempre nella speranza che non ci saranno nuovi contagi.
Insomma i numeri sembrano sembrano tracciare una strada a Cisterna verso la normalità pre emergenza. Questo grazie al lavoro quotidiano del Coc, gestito dalla responsabile delle Protezioni civili Michela Riggi. E proprio le due associazioni di volontariato (Zappaterreni e Vigili in congedo), insieme alle altre associazioni del Coc (Angeli APS-Es24, Croce Rossa, Aido, Ass. paracaduti, Ipf 405), sono state indispensabili per rispondere alle tante esigenze della cittadinanza durante il lockdown. Una vera e propria macchia a della solidarietà che ha coinvolto commercianti e altre realtà del territorio come per esempio l’Avis, la Consulta delle donne e i Carabinieri in congedo.
Chiediamo venia se ci stiamo scordando di nominare qualche associazione, ma sono stati tantissimi i volontari che hanno aiutato i propri concittadini: c’è chi ha consegnato pacchi, chi ha organizzato i centri di emergenza, e chi ha sostenuto le persone in difficoltà.
In totale sono state ben 420 le famiglie aiutate del Coc. Un lavoro che continua anche adesso nelle sedi delle associazioni di volontariato. È possibile infatti richiedere le mascherine presso le sedi delle protezioni civili locali.
Parallelamente a tutto questo i servizi sociali hanno continuato, nonostante le difficoltà del momento, a fornire tutti i servizi che quotidianamente mettono in campo nei confronti delle fasce deboli della nostra società. Un apparato che adesso viene messo di fronte ad una nuova fase, quella della ripresa.
Negozi e locali aperti, aree pubbliche di nuovo assiepate di persone, insomma i rischi per nuovi contagi ci sono eccome. Il leitmotiv quindi rimane lo stesso per tutti: non abbassare la guardia. Anche perché con i suoi 28 positivi, il comune dei butteri è uno dei centri della provincia Latina tra i meno colpiti. Un aspetto confortante che non esula dal dolore che provoca questa pandemia. Tra queste 28 persone infatti, due purtroppo non ce l’hanno fatta.