Tra speranza e paura la città riparte abbracciando la nuova fase dell’emergenza Covid-19: sono sempre meno positivi, ma guai ad abbassare la guardia e intanto il centro ricomincia a riprendere vita
La nuova fase dell’emergenza in città sembra procedere verso la giusta direzione. Segnali più che incoraggianti: attualmente (al momento della stesura di questo articolo ndr), sono cinque i positivi del comune di Cisterna, uno soltanto ricoverato in ospedale, ma non in gravi condizioni.
Si tratta di uno degli ospiti dell’Rsa di Aprilia e quindi un paziente che appartiene ad un cluster fuori città.
L’unico focolaio cittadino, se così si vuol definire, è stato quello della Gelit che ha colpito non solo la città di Cisterna ma anche l’hinterland, soprattuto quello lepino.
![](https://scambiaffari.tv/wp-content/uploads/2020/06/associazioni.jpg)
Tornando ai numeri cittadini del Covid19, altre quattro persone invece sono in quarantena domiciliare. Una situazione che nelle prossime ore potrebbe mutare, e in meglio, visto che tre di loro stanno eseguendo i tamponi per verificare se il virus è stato debellato. Se tutto andrà come deve andare, alla fine di questo mese i contagiati dovrebbero essere solamente due, sempre nella speranza che non ci saranno nuovi contagi.
Insomma i numeri sembrano sembrano tracciare una strada a Cisterna verso la normalità pre emergenza. Questo grazie al lavoro quotidiano del Coc, gestito dalla responsabile delle Protezioni civili Michela Riggi. E proprio le due associazioni di volontariato (Zappaterreni e Vigili in congedo), insieme alle altre associazioni del Coc (Angeli APS-Es24, Croce Rossa, Aido, Ass. paracaduti, Ipf 405), sono state indispensabili per rispondere alle tante esigenze della cittadinanza durante il lockdown. Una vera e propria macchia a della solidarietà che ha coinvolto commercianti e altre realtà del territorio come per esempio l’Avis, la Consulta delle donne e i Carabinieri in congedo.
Chiediamo venia se ci stiamo scordando di nominare qualche associazione, ma sono stati tantissimi i volontari che hanno aiutato i propri concittadini: c’è chi ha consegnato pacchi, chi ha organizzato i centri di emergenza, e chi ha sostenuto le persone in difficoltà.
In totale sono state ben 420 le famiglie aiutate del Coc. Un lavoro che continua anche adesso nelle sedi delle associazioni di volontariato. È possibile infatti richiedere le mascherine presso le sedi delle protezioni civili locali.
Parallelamente a tutto questo i servizi sociali hanno continuato, nonostante le difficoltà del momento, a fornire tutti i servizi che quotidianamente mettono in campo nei confronti delle fasce deboli della nostra società. Un apparato che adesso viene messo di fronte ad una nuova fase, quella della ripresa.
Negozi e locali aperti, aree pubbliche di nuovo assiepate di persone, insomma i rischi per nuovi contagi ci sono eccome. Il leitmotiv quindi rimane lo stesso per tutti: non abbassare la guardia. Anche perché con i suoi 28 positivi, il comune dei butteri è uno dei centri della provincia Latina tra i meno colpiti. Un aspetto confortante che non esula dal dolore che provoca questa pandemia. Tra queste 28 persone infatti, due purtroppo non ce l’hanno fatta.