Passano i mesi ma la situazione fuori agli uffici di via Falcone è sempre la stessa: lunghe file per effettuare (chi ci riesce!) il cambio del medico di base oppure il rinnovo per l’esenzione del ticket. Abbiamo chiesto al responsabile del Distretto lt1, dottor Belardino Rossi le azioni che la sanità locale sta mettendo in campo per risolvere i disagi degli utenti
Un vero e proprio caos fuori agli uffici dell’Asl di via Falcone, nel quartiere di San Valentino che oramai si protrae da mesi. Tutti i lunedì, mercoledì e venerdì fuori alla porta ci sono lunghe code con assembramento di persone che in tempi di pandemia ha fatto scattare la protesta dell’utenza, veicolata dalle pagine locali social locali.
Tecnicamente l’ufficio apre alle ore nove del mattino, ma per riuscire ad accedervi è necessario fare un vero e proprio presidio fin dall’alba. Perché i primi utenti si mettono in fila già dalle ore 6 creando così una pre-lista che diventa definitiva non appena l’ufficio apre gli sportelli e si può prendere il numero dal totem dell’Asl. Ma visto che sono limitati ogni volta si scatena la bagarre. Così sempre più spesso accade che si litiga tra utenti o con il personale dell’Asl.
I problemi (come testimoniano le foto) sono noti da tempo – e sono a causa di un personale ridotto all’osso. Dallo scorso gennaio per fare il cambio del medico di base oppure il rinnovo dall’esenzione del ticket, tanti utenti hanno dovuto recarsi più volte all’ufficio Asl. E le lunghe file hanno finito per far scattare il malcontento per quello che ritengono un servizio non sufficiente per le esigenze del territorio.
I soli tre giorni (con turni di sola mattina) non bastano per evadere le tante richieste di un’utenza sempre più imbufalita, tanto da chiamare a più riprese le Forze dell’ordine. Un disagio che a sentire gli utenti non è nemmeno una novità. Anche ai numeri telefonici nessuno risponde. A noi invece qualcuno ci ha risposto, ammettendo tutte le problematiche ma al tempo spesso informandoci che l’Asl distrettuale sta già mettendo in campo soluzioni adatte per riportare l’ufficio di via Falcone alla sua piena funzionalità.
Tra le soluzioni adottate dalla direzione dell’Asl quella della prenotazione online che eviterà ogni tipo di assembramento davanti agli uffici del quartiere di San Valentino e l’aumento del personale agli sportelli
Contattato telefonicamente, il dottor Belardino Rossi direttore del Distretto socio sanitario LT1, ha confermato che la direzione è ben conscia del problema, scaturito dal pensionamento di due dipendenti, di cui uno già sostituito con una figura part-time. “Per rispondere alle esigenze ci stiamo muovendo su più fonti: l’aumento del personale con conseguente aumento dell’orario di apertura degli uffici e le prenotazioni online”.
Quest’ultimo aspetto potrebbe essere la vera soluzione al problema. Invece di creare lunghe file all’esterno degli uffici, ogni utente può scegliere giorno e ora dell’appuntamento in modo tale da evitare presidi all’alba e discussioni con altri utenti. Ovviamente visto la mole di lavoro da smaltire anche per la prenotazione online ci sarà da attendere, ma a lungo andare sarà la soluzione più veloce e semplice. Oltre alla prenotazione online, sul sito dell’Asl è possibile effettuare altri tipi di operazioni d’ufficio, ma colpa anche una cattiva informazione, molti utenti non ne sono a conoscenza andando così a chiedere aiuto al personale dell’ufficio di via Falcone.
Tutte queste operazioni, che potrebbero essere evase online, vanno a creare quell’ingolfamento che si trasformano poi nell’assembramento mattutino davanti alla porta di ingresso. Quella della digitalizzazione è una strada che lo stesso dottor Rossi ha confermato che il distretto LT1 vuole potenziare. Dopo mesi di caos le premesse sembrano essere più che buone adesso però bisogna quanto prima trasformare queste premesse in realtà.
Quella degli uffici Asl è solo la punta dell’iceberg di una sanità locale che perde i pezzi un pò da tutte le parti. Spostandoci di qualche chilometro, presso l’ambulatorio Asl di via Monti Lepini, anche qui si sono registrate nel tempo problematiche legate alle file agli sportelli CUP o Centro Unico di Prenotazioni. Un’interfaccia amministrativa essenziale per l’erogazione di vari servizi sanitari. Puoi rivolgerti allo sportello accettazione per prenotare visite ed esami medici presso strutture pubbliche di una Asl.
Secondo l’Istat per il pagamento del ticket sanitario si perdono in media 51,5 minuti e che le lunghe file per prenotare un esame o ritirare un referto in sale d’attesa affollate contribuiscono pesantemente alla frustrazione dei pazienti e di conseguenza del personale sanitario, quasi sempre sotto organico, e sottoposto a turnazioni estenuanti. Per lo meno l’attesa qui viene fatta sotto un gazebo che ripara dal sole in estate e dalla pioggia in inverno. Ma questo grazie soltanto alla donazione della Riccardino Onlus, che poi è la stessa che per anni ha donato attrezzature e strumenti all’Ucpci di San Valentino.
In questo articolo ci siamo occupati principalmente dei problemi scaturiti agli uffici dell’Asl, ma girando la città ci sono altri sportelli pubblici che sono quotidianamente oggetto di lunghe code. Sono le conseguenze di una pandemia che ha accelerato un processo già avviato da tempo e che vede un territorio impoverito delle sue strutture principali. Basta fare un giro fuori all’ufficio delle Poste centrali oppure all’esterno dell’ufficio stranieri del Commissariato della Polizia di Stato. Ogni mattina si assiste sempre alla stessa scena: tante persone una dietro l’altra in attesa del proprio turno. E l’arrivo del caldo non sta aiutando la situazione.