Dalla crisi occupazionale allo sviluppo di un’area da anni dimenticata come quella industriale: l’arrivo della multinazionale Amazon può essere il volano per far svoltare definitivamente l’economia locale. Nuove assunzioni, collaborazioni con realtà del posto: dopo anni si torna ad investire a Cisterna. adesso servono le infrastrutture come la famosa bretella oppure i servizi essenziali nell’area industriale

Comprata la sella, adesso occorre il cavallo. Un detto noto che traslato in termini di infrastrutture sta a dotare di servizi le realtà commerciali e industriali per agevolare la crescita economica ed il benessere di una città. Perché nella zona industriale ci sono oltre cento siti produttivi che per raggiungere il primo casello autostradale devono arrivare a Frosinone o Valmontone dopo un lungo giro.

Vogliamo partire da qui e dal solito dibattito sulla Bretella per affrontare una novità importante sul territorio di Cisterna, cioè l’avvento di Amazon.

Il leader mondiale dell’e-commerce ha aperto come noto il nuovo polo logistico nella zona industriale in via della Quaglia presso i capannoni di oltre 3.500 metri quadrati di proprietà dei fratelli Settimio, Giuseppina e Andrea Cruciani. L’apertura del centro ha creato decine di posti di lavoro in Amazon e presso le aziende di delivery che effettueranno le consegne per la società.

In termini numerici si tratta di un totale di 80 assunzioni dirette e indirette, a tempo indeterminato, così distribuite: 20 risorse assunte direttamente in Amazon; 60 autisti assunti presso i fornitori di servizi di consegna. Il polo logistico di Cisterna servirà i clienti residenti ad Anzio, Latina, Formia, Frosinone e nelle aree limitrofe. Quindi la scelta di mettere il polo nella zona industriale non è figlia del caso ma una scelta strategica al centro di tutte le principali strade del territorio (tra Pontina e l’Appia).

Far arrivare quindi i prodotti dalla sede di Cisterna direttamente nelle case dei clienti sarà un servizio celere e puntuale, ma i prodotti smistati a Cisterna da dove arrivano? Ecco che si torna al solito discorso, quello della Bretella. E lo sbarco di Amazon è la “scusa” per tornarci sopra.

Se l’ultima amministrazione aveva una chiara idea sulla faccenda, con Mauro Carturan capofila della battaglia per la sua realizzazione, si aspetta ancora da capire la posizione di quella attuale. Perché in maggioranza ci sono due anime con idee completamente diverse sulla faccenda.

E’ importante come del resto dotare la zona industriale dei servizi che ancora mancano. Bisogna completare le opere di urbanizzazione. Queste mancanze non favoriscono lo sviluppo di un’area che, come dimostra l’arrivo di Amazon, non ha perso il suo appeal.

Quello dell’apparato stradale rimane il progetto principale sul quale verte lo sviluppo economico del territorio. Si, parliamo ancora di un progetto lontano dalla sua realizzazione, ma non per questo non bisogna pensarci.

Amazon per il territorio di Cisterna deve rappresentare un punto di partenza e non di arrivo: “Negli ultimi dieci anni siamo diventati uno dei più importanti creatori di posti di lavoro in Italia e siamo davvero felici di investire qui a Cisterna con l’apertura di un nuovo deposito che ci permetterà di offrire ai nostri clienti un servizio di consegna ancora più efficiente e creare nuovi posti di lavoro”, ha dichiarato Gabriele Sigismondi, responsabile di Amazon Logistics in Italia.

Ascoltare l’entusiasmo e la voglia di investire da queste parti del responsabile della multinazionale deve far riflettere e soprattutto spronare chi ha la possibilità di agevolare questo processo, favorendo l’arrivo di altri marchi leader come Amazon.