CISTERNA – La campagna elettorale è entrata nel vivo, gli schieramenti sono definiti, l’armata degli aspiranti consiglieri, capeggiati dai loro candidati sindaco, è già sull’arena di scontro per darsi battaglia a colpi di promesse politiche e caccia all’ultimo voto.

La sfilata degli alti rappresentati dei partiti, Matteo Salvini, Nicola Zingaretti, Giuseppe Conte, per citarne alcuni, ha dato una sferzata a questa campagna elettorale che si presenta fervente e ricca di spunti di riflessione sia per gli aspiranti amministratori che per i cittadini chiamati ad essere rappresentati.

Queste elezioni dovranno inevitabilmente fare i conti con gli strascichi lasciati dall’emergenza sanitaria, con la conseguente impennata di disagio sociale che inevitabilmente porterà con sé. La nuova amministrazione si troverà a fare i conti anche con l’incalzante importanza rivestita dagli immigrati che si sono stabiliti sul territorio. Inoltre, ci sarà da affrontare lo spinoso tema della disgregazione del tessuto sociale e l’indebolimento del tessuto economico–industriale, tamponato, fortunatamente, dall’annuncio dell’apertura del nuovo deposito del colosso dell’e-commerce Amazon.

È una campagna elettorale, insomma, ricca di questioni spinose che le squadre in campo hanno intenzione di districare, ognuno secondo le proprie intenzioni; nodi intricati che sono stati puntualmente elencati e dipanati nei programmi elettorali, pubblicati a margine della chiusura dei termini per la presentazione delle liste elettorali. I cinque programmi pubblicati, nella sezione welfare e servizi sociali, hanno tutti alcune parole chiavi che si susseguono e ripetono: inclusione, progettualità e intenzione.

Sono le buone intenzioni, infatti, che contano in campagna elettorale ma queste buone intenzioni dovranno essere tramutate, da chi verrà scelto come amministratore, in atti concreti che diano nuovo vigore, soprattutto nel campo del sociale e del socio-sanitario che sono i due ambiti nei quali convergono i maggiori problemi delle persone, delle famiglie, degli anziani e dei disabili del territorio comunale.

Inclusione e progettualità sono due parole legate tra loro poiché per garantire una migliore inclusione sociale è necessaria una precisa ed efficace progettualità, che sia in grado di coinvolgere le migliori risorse del territorio, associazioni di volontariato, cooperative sociali, enti del terzo settore etc… che insieme, coadiuvati dall’azione progettuale del Comune, diano vita ad azioni di coinvolgimento dei ragazzi, delle persone con disabilità, degli anziani, delle famiglie che abbiano l’obiettivo di ricucire il tessuto sociale, di riavvicinare o di creare nuovi legami tra famiglie, tra anziani per dare nuovo vigore alla società, dopo l’avvicendarsi di gravi crisi economiche e sanitarie globali.

Nei programmi si alternano proposte concrete a vuoti giri di parole, che nel concreto non restituiscono nulla alla comunità, vuoi per l’aleatorietà della proposta, vuoi per l’impossibilità di realizzare quanto promesso, lasciando un po’ di amarezza per la perdita di una preziosa occasione di pensare qualcosa di veramente concreto e utile alla città e ai suoi cittadini.

Alcuni programmi sono molto scarni, semplici, fatti di poche parole ma anche pochi fatti, mentre alcuni sono davvero prolissi, densi di molte, forse troppe, proposte che lasciano il tempo che trovano in quanto concretamente e oggettivamente poco realizzabili nella totalità di quanto viene presentato.

La numerosità e l’abbondante quantità di atti concreti si scontra inevitabilmente con la ristrettezza e la difficoltà del reperimento delle risorse necessarie alla loro realizzazione. È fuor di dubbio che le risorse del bilancio, un bilancio già fiaccato dal pesante debito cresciuto negli anni, non sono sufficienti a far fronte a tutte le promesse presentate.

È necessario, infatti, che la nuova amministrazione sia in grado di cercare e reperire risorse a livello regionale, nazionale ed europeo per realizzare le promesse avanzate ai cittadini. Il settore del servizio sociale, per essere mantenuto, ha bisogno di risorse cospicue poiché le prestazioni erogate agli utenti beneficiari dei tanti servizi posti in essere sono costose e non hanno un ritorno economico come tutti gli altri settori.

Il reperimento delle risorse e la capacità di incanalarle nella giusta direzione è una sfida che la nuova amministrazione ha il dovere di affrontare, proprio per dare una risposta concreta e visibile ai cittadini.

Il mandato politico di cui saranno investiti tutti coloro che faranno parte della nuova amministrazione dovrà essere quanto più chiaro e trasparente possibile. Dovrà porre al centro degli interessi il cittadino con le sue qualità e le sue fragilità; dovrà tutelare il benessere di tutti i cittadini, dei più avvantaggiati ma soprattutto dei più svantaggiati, che dovranno essere aiutati a stare al passo con chi ha più risorse.

Il mandato politico della nuova amministrazione è una cosa seria e non vane intenzioni mascherate da parole altisonanti, che non restituiscono nulla ai cittadini ma sfumano in una nuvola di intenti evanescenti.