DUBBI, TIMORI E GRAVI CARENZE SPINGONO AL RINVIO DELL’ANNO SCOLASTICO. A CISTERNA E IN ALTRI COMUNI DELLA PROVINCIA, LE SCUOLE RIAPRIRANNO IL 24 SETTEMBRE. I RITARDI E LA SITUAZIONE GENERALE DEI SERVIZI DI MENSA E TRASPORTO NEL NOSTRO TERRITORIO

A pochi giorni dall’inizio della scuola le istituzioni scolastiche insieme a Comuni, Province e Regioni stanno ancora discutendo e confrontandosi su quale possa essere il modo migliore per ricominciare in sicurezza e senza rischi la scuola. Inesorabilmente chiusa nella prima settimana di marzo, la scuola ha vissuto una grande parentesi che si è cercato di riempire con la didattica a distanza e le lezioni on–line.

Era un periodo di emergenza e, alla bell’e meglio, si è cercato di continuare una didattica che necessitava di essere portata a termine, per evitare un vuoto educativo nei nostri ragazzi che avrebbe determinato grandi difficoltà per il loro futuro. Da marzo, però, non è stato per niente affrontato il problema del rientro, o meglio, è stato affrontato ma nessuno ha avuto il coraggio di prendere decisioni scomode.

Sono tanti gli ambiti spinosi legati alla riapertura delle scuole: la distanza nelle classi, i dispositivi da utilizzare, la modalità di erogazione delle lezioni, i servizi di trasporto e mensa che sono gli ambiti più dibattuti insieme alla fornitura dei banchi con le rotelle.

Se per il servizio mensa una soluzione è arrivata quasi subito, grazie al ricorso al lunch box, ossia il pasto già preparato in contenitori sigillati e monouso, consumato direttamente in classe, il servizio di trasporto è stato ed è tuttora un grande tema di discussione. L’ultimo incontro tenuto dalla Conferenza Stato-Regioni in materia di trasporto scolastico si è avuto il 31 agosto scorso, ovvero 14 giorni prima dell’inizio della scuola.

È vero che in alcune regioni e provincie, contestualmente, è iniziato il dibattito sul posticipo del rientro, anche a causa della tornata elettorale del 20 e 21 settembre, ma molte regioni e province hanno deciso comunque di ricominciare il 14 settembre. In 14 giorni è molto difficile organizzare un servizio molto complesso perché prevede concretamente assembramento e poca distanza in un luogo chiuso, un pulmino che fa il giro della città per portare bambini e ragazzi a scuola. Inoltre, i nuovi dirigenti scolastici si sono insediati, effettivamente, il 1 settembre, ossia 13 giorni prima dell’inizio della scuola, in un contesto sconosciuto del quale non conoscono nulla se non per ciò che gli è stato rappresentato dal dirigente scolastico uscente.

I Comuni, poi, che sono i diretti interessati per il servizio suddetto, sono in difficoltà perché, nella teoria delle linee guida approvate dalla conferenza Stato-Regioni, devono affrontare concretamente il problema del come fare il servizio. La capienza non deve superare l’80%, ci deve essere distanziamento e uso di mascherine.

Ma come possono, i Comuni, organizzare con così poco tempo a disposizioni un servizio che necessita di più mezzi e più personale per garantire un livello minimo di servizio? Le risorse sono state stanziate ma i tempi burocratici non permettono agli enti locali di incamerarle e di utilizzarle per garantire l’inizio del servizio in contemporanea con l’inizio della scuola.

Una notizia positiva in tutto questo, fortunatamente c’è. Il Comune di Cisterna con la deliberazione di Giunta comunale n. 88 ha disposto la richiesta di rimborso per i buoni pasto acquistati e non utilizzati nello scorso anno scolastico per le famiglie che non usufruiranno più del servizio di refezione il prossimo anno. Si deve scaricare il modulo di domanda on-line sul sito istituzionale dell’Ente, compilarlo e consegnarlo a mano, allegando i buoni non utilizzati, all’ufficio Protocollo o tramite raccomandata. Si ha tempo fino al 28 settembre prossimo.