Riaprire i Pat di notte. Con la fine dello stato di emergenza tutta l’opposizione e non solo chiede il ripristino del vecchio orario del Punto assistenziale di via Monti Lepini. Arriva però una doccia fredda dalla dirigenza Asl di Latina che esclude la riapertura notturna
I consiglieri Pierluigi Di Cori, Federica Felicetti, Marco Squicquaro (Lega), Massimiliano Leoni (Prima Cisterna), Vittorio Sambucci, Federica Agostini, Simonetta Antenucci (Fratelli d’Italia) Gino Cece (Forza Italia) e Antonello Merolla (Merolla Sindaco) hanno firmato all’inizio del mese di aprile un documento inviato al primo cittadino Valentino Mantini, ai vertici dell’Asl e per conoscenza anche alla commissione sanità della regione Lazio: “Come è noto l’allora direttore generale pro tempore, dottor Giorgio Casati, con ordinanza dirigenziale decise di rimodulare l’orario di apertura dei sette punti di assistenza territoriale presenti sul territorio provinciale (tra i quali anche quello di Cori ndr), sostenendo di avere la necessità di recuperare risorse professionali per fronteggiare l’emergenza sanitaria da covid-19, nonostante il Parlamento avesse stanziato somme ad hoc proprio per fronteggiare dette esigenze. Detta chiusura, risultata essere l’unica nel Lazio, creava e crea tuttora gravissimi rischi e disagi per la popolazione, oltre che un appesantimento dei pronto soccorso ospedalieri, facendo venire meno proprio nelle ore notturne un importante presidio di prossimità per la risposta pre ospedaliera alle emergenze. Le motivazioni che hanno portato a tale provvedimento oggi sono venute meno considerata la fine dello stato di emergenza decretata lo scorso 24 marzo. È per questo che abbiamo inviato l’atto al sindaco Valentino Mantini, al dirigente Asl dottoressa Silvia Cavalli, al direttore Sanitario Sergio Parrocchia e per conoscenza alla commissione sanità della regione Lazio, per richiedere di riattivare immediatamente il servizio h24 dei sette punti di assistenza presenti sul territorio provinciale, visto che tutti i cittadini hanno il diritto di avere un presidio sanitario che sia in grado di rispondere ai loro bisogni”.
L’azione dei Consiglieri di minoranza e soltanto l’ultima azione in ordine di tempo per ripristinare il servizio che sta trovando l’appoggio trasversale di altre realtà politiche, associazioni e comitati cittadini. Anche il PSI (con il segretario Pellorca che ha annunciato novità nelle prossime settimane) e prima ancora il comitato di Giancarlo Bisogno e Carlo Buonincontro hanno intrapreso iniziative per la riapertura del Pat di giorno e di notte.
Per un centro di oltre 35 Mila residenti poter contare su un presidio aperto anche di notte, significa evitare viaggi in altre città oppure lunghe attese, seppur è doveroso ricordare che un Pat non è un pronto soccorso.
I buoni propositi di politici, associazioni, volontari e cittadini però si infrangono davanti alle dichiarazioni recentemente rilasciate dal dirigente Silvia Cavalli che durante la conferenza dei sindaci ha annunciato che i punti assistenziali non verranno riaperti durante le ore notturne. Insomma questa battaglia sembra aver già aver un epilogo scritto e non è certo quello che auspicavano i cittadini.