E chi l’avrebbe mai detto. Era l’ottobre del 2011 quando uscì il primo numero di “ScambiAffari”. È stata la mia prima volta come direttore responsabile di una rivista… E se è vero, così come dice il detto, che “il primo amore non si scorda mai”, il legame che mi unisce ancora oggi a “ScambiAffari” è la conferma! È per questo che quando Devis (Pennesi, ndr) giorni fa mi ha mandato un messaggio con scritto “Ciao Fra’, me lo faresti un pezzo sul numero 100 che esce questo mese?”, ho subito risposta “Dimmi la scadenza”. Un modo per dire: certo che sì, a “ScambiAffari” non potrei certo rispondere “no”! Sarà che ricordo gli inizi… Ero alle stelle, se non altro perché venivo da 10 mesi di disoccupazione dopo che l’ennesima realtà editoriale in provincia di Latina aveva chiuso i battenti. Fu l’inizio della mia riscossa, lavorativamente s’intende. Ma questo è tutt’altro discorso…

Nel corso degli anni, la rivista si è evoluta: nata come mensile di annunci economici con qualche rubrica sparsa qua e là, ha proseguito l’avventura dando sempre più spazio all’informazione locale (talvolta con inchieste che più di qualche volta hanno dato fastidio a questo e a quell’altro amministratore di turno), mantenendo però lo stesso nome: “ScambiAffari”.

Una scelta che sinceramente io non ho mai condiviso più di tanto. Una volta che si era deciso per il cambio di rotta (più informazione, meno annunci “economici”), bisognava avere il coraggio di voltare pagina (in questo caso mi riferisco al nome della testata). Ma l’editore ha voluto così…. e così sia. Non sono mai riuscito a convincere sia lei, l’editore appunto, Ivana Di Loreto, alla quale devo il mio ringraziamento per la fiducia che per anni ha riposto in me, sia Devis che di “ScambiAffari” – è inutile girarci intorno – sin dal primo numero rappresenta l’anima della rivista.

È un “testone”, tradotto è testardo e cocciuto più di me (non potete immaginare quante discussioni tra di noi, concluse sempre con un sorriso e un forte abbraccio) ma c’ha sempre creduto nel progetto. Ed io insieme a lui. Sarà per questo che si discuteva. Insieme avevamo un unico obiettivo: portare tra le mani dei cisternesi (e non solo) la notizia. Non quella fatta di stronzate e costruita ad arte per chissà quale fine.

Informazione pura per far conoscere ai cittadini la realtà dei fatti, dare voce a tutti, smuovere gli animi, accendere il dibattito. E fare in modo – in alcuni casi – che chi di dovere muovesse un dito per quella lamentela che era giusto venisse portata a conoscenza di tutti. Una realtà editoriale, “ScambiAffari”, che numero dopo numero è riuscita a conquistarsi il suo spazio, credibilità tra i lettori. Un successo che ci ha spinto negli anni (mi ci metto in mezzo anch’io!) a portare la rivista sempre più a stretto contatto con chi da sempre ama sfogliarla e leggerla (dai social a YouTube, all’App).

Il mio “legame d’amore” con “ScambiAffari” a un certo punto si è interrotto per i miei numerosi impegni lavorativi. Una decisione che non ho mai rimpianto. Perché quando non è si è più in grado di dare tutte le attenzioni necessarie a chi si vuole bene veramente, è inutile tirare avanti il rapporto… E io a “ScambiAffari” ho voluto e voglio bene veramente. “Oggi” che festeggia i suoi primi 100 numeri non posso che augurargli altri 100, 1.000, 10.000… di questi giorni!

di Francesco De Angelis – Direttore Scambiaffari 2011-2018