Quello dell’affidamento degli impianti sportivi a Cisterna è una storia che inizia oltre un anno fa e non senza polemiche…

Ad alzare il polverone dodici mesi fa, era stato proprio il vice sindaco Vittorio Sambucci che lamentava una mancanza di trasparenza nell’espletamento del bando. Una dichiarazione forte, che aveva acceso le antenne al presidente della commissione trasparenza Marco Capuzzo che a sua volta, aveva portato la cosa all’attenzione dei membri della commissione.

Chi c’era la ricorda bene quella seduta al vetriolo, con presente anche la dirigente incaricata ad espletare il bando Angela Coluzzi. La dottoressa responsabile dell’ufficio extradotazionale, aveva illustrato tutta la procedura ai presenti, proceduta che non mostrava alcuna lacuna o lato buio.

Insomma il bando di affidamento era ed è regolare. Per questo in molti all’epoca dei fatti, hanno chiesto a Sambucci di denunciare quanto detto ai giornali anche in Procura, cosa ovviamente mai fatta. Una storia quindi mai chiarita del tutto e continuata anche nei Consigli comunali, in cui venne denunciata dall’opposizione una certa ingerenza tra l’attività politica e quella amministrativa.

Alla fine a vincere quel bando furono due società locali come l’Accademy e il Macir, con la Pro Cisterna rimasta fuori. Da qui la lunga querelle, con la “pressione” dei tifosi nel convincere i gestori del Bartolani a far allenare e giocare la domenica anche la Pro Cisterna nello stadio di via Lombardia.

Accordo raggiunto a metà dello scorso anno e pubblicizzato in pompa magna con tanto di “fusione” (ma solo a parole) tra la Pro e il Macir. Sembrava l’inizio di un percorso tra due storiche società locali e invece con il cambio di proprietà dei biancocelesti le cose sono un pochino cambiate, con la Pro ancora non sicura di un posto al Bartolani.

I problemi oggi, secondo i ben informati, sono di matrice logistica, cioè gli slot per allenarsi sono praticamente quasi tutti occupati, lasciando di fatto la Pro fuori, un po’ come è stata esclusa dal bando un anno fa, ma questa è un’altra storia.

Rimanendo sempre in tema di affidamenti, quello del palazzetto ha vissuto un percorso diverso ma non per questo è stato esente dalle solite polemiche cisternesi: la Top Volley, sfrattata dal Palabianchini di Latina, si presenta a Cisterna presentando un progetto e successivamente manifesta ufficialmente il suo interesse sulla struttura, fino a quel momento chiusa e non ultimata.

A quella manifestazione pubblicata dal Comune è seguita un’altra dall’Eurobasket Roma. Due società professionistiche, come del resto l’Ecocity, inizialmente rimasta fuori “dai giochi” perché già “accasata” nel secondo palazzetto di Cisterna, quello di San Valentino.

Ecocity e Pro Cisterna accomunate non solo dalla stessa proprietà ma anche dallo stesso destino, quello di cercare disperatamente un posto dove sentirsi a casa con o senza bando.