Ad un anno dall’insediamento dell’amministrazione Mantini le grandi assenti risultano essere le opere pubbliche. Fatta eccezione per ciò che è stato ereditato dalla passata gestione amministrativa e commissariale, al momento non c’è nessun progetto o opera targata Mantini in discussione o programmazione negli uffici tecnici o- men che meno- in commissione. Al contrario pullulano i grandi cantieri privati che, inevitabilmente, hanno un forte impatto sulla città e sulla vita pubblica dei cittadini. Da Piazza Cesare Battisti, passando per il grande cantiere sorto nell’area ex Nalco e buttando sempre un occhio alla “Buca”: grandi opere che hanno come unico comun denominatore pochi nomi, sempre gli stessi, che tornano- nero su bianco- in tutti i cartelli di inizio lavori
In principio era stato il boom edilizio dei primi anni 2000. Le città che crescono, i piani regolatori che si adeguano, la cementificazione che cresce. Palazzine, villini, locali commerciali: interi quartieri che nascono o ai quali viene messo un po’ d’ordine.
Opere spesso utili, a volte abusate. Una situazione che accomuna molte città e che è ben riscontrabile anche a Cisterna. Gli anni appunto della “sbornia urbanistica”, delle facili concessioni. Gli anni della “Buca”.
La corsa dei privati a costruire aveva subito nell’ultimo decennio una battuta di arresto, una pausa che sembra ormai essersi conclusa stando agli importanti movimenti visti a Cisterna in questi ultimi mesi. Non è sfuggito a nessuno infatti l’aumento esponenziale di vistosi cantieri, molti dei quali caratterizzati dagli inconfondibili pannelli neri brandizzati col logo CCL ovvero “Consorzio Costruttori Lazio”.
Consorzio, nato nel 2018, che vede come Presidente del consiglio direttivo l’architetto Domenico Monti*, già assessore e consigliere comunale di Cisterna. Inoltre attuale progettista per conto della proprietà privata della fantomatica “Buca” di Piazza XIX Marzo. Nonché padre dell’attuale consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica Renio Monti, sempre architetto di professione e anch’egli tecnico della “Buca”.
Monti padre è stato uno dei principali protagonisti, sempre in prima linea, della campagna elettorale dell’attuale sindaco Valentino Mantini, con cui ha rapporti amicali di vecchissima data. A lui infatti si può attribuire la paternità della lista “Conosco Cisterna”, prima per voti all’interno della coalizione. Lì è stata eletta la recentemente fuoriuscita Maria Renè Carturan e troviamo, tra i primi dei non eletti, Pio Massaroni alla cui società Tecres (La Massaroni Costruzioni è il braccio tecnico della Tecres, come si legge dal sito, ndr) il comune ha affidato lo scorso aprile- tramite Mepa- la ristrutturazione della biblioteca comunale i cui lavori, da proroga concessa, si sarebbero dovuti concludere il 15 settembre poi ulteriormente slittato al 30 settembre con tanto di variante di lavori e costi aggiuntivi e di cui allo stato attuale non si hanno aggiornamenti, stando all’albo pretorio ma per i quali, come sempre, rimaniamo a disposizone di eventuali rettifiche.
Sarà, invece, proprio il Consorzio presieduto da Monti ad occuparsi della nuova area commerciale che sorgerà su Via delle Province, a ridosso della scuola superiore Ramadù e che tante polemiche ha già sollevato a causa dell’abbattimento di diversi alberi.
Un permesso a costruire arrivato a ridosso di Ferragosto, meno celere la pubblicazione sull’albo pretorio, arrivata solo nelle scorse ore (7 novembre, ndr). La proprietà, la “Società Tecnologie Innovative s.r.l.”, è la stessa che abbiamo già trovato coinvolta nel progetto dell’impianto dei rifiuti per il biometano e che è, in parte socio, l’imprenditore Massimiliano Marini.
Altro cantiere CCL presentato stavolta proprio dall’Assessore Andrea Santilli con tanto di video social e comunicato istituzionale è quello di Piazza Cesare Battisti/ Via Monti Lepini, a ridosso della scuola media Volpi. Qui i pannelli neri non hanno il logo, ancora, ma il permesso affisso parla chiaro. E chissà che qualcosa non si muova.
A luglio dal Comune di Cisterna affermavano: ”Un intervento privato che tuttavia coinvolge anche aree pubbliche e ha trovato una convergenza d’intenti, specificatamente tra la società Floriana e il Comune di Cisterna di Latina, per rendere l’area più funzionale alle esigenze dei residenti e dei servizi esistenti, alla viabilità, oltre che essere un intervento di riqualificazione e decoro urbano.” Specificando che tra i vari interventi che il privato deve fare in accordo con la parte pubblica c’è la realizzazione di una rotonda all’incrocio di Corso Della Repubblica rimuovendo ovviamente tutta la parte del vecchio distributore dismesso.
Un accordo, questo delle rotonde, che pare possa vedersi ripetere anche per altre imponenti opere private che dovrebbero sorgere in zona Appia Sud.
Il trend cisternese delle opere private-pubbliche in ogni caso pare destinato a continuare nei prossimi mesi. E chissà se copione e attori saranno gli stessi visti finora. La speranza è quella di non dover riassistere a tristi episodi come quello dell’ex Consorzio, ferita ancora aperta nel cuore della Città.
*Da visura camerale estratta febbraio 2022