Emiliano è un ragazzo di Cisterna che ha deciso di raccontare la sua quarantena dopo aver scoperto di essere positivo al covid-19.
Questo è il capitolo 1: LA MADRE
“Ho pensato a lungo a come aprire ufficialmente questi Diari del Coviddi, e alla fine ho capito che non potevo cominciare non parlando di Madre e di questi magnifici giorni di quarantena trascorsi insieme, con lei che, come la più grande delle trasformiste, è in grado di passare dal vestire i panni di Virologa dello Spallanzani, a quelli di Biologo Nutrizionista, per poi diventare un’esperta Sanificatrice di Spazi e Ambienti, Giornalista ANSA con aggiornamenti in tempo reale su contagi e morti fino ad arrivare al conforto religioso e all’eventuale unzione dei malati. Sì, ho una mamma multitasking!
Ma procediamo per gradi. Sono bastate tre semplici parole:
MAMMA, SONO POSITIVO.
Ed è scattata subito la FASE 1
In meno di 15 secondi c’erano già fornelli accessi a tutta callara, sui quali bollivano cosci di pollo per sostanziosi brodi; dalla credenza sono spuntati vasi di marmellate e frutta sciroppata che non avevo mai visto prima d’ora (sono sicuro a questo punto che ci sia uno scomparto segreto che conosce solo lei). Inutile ogni protesta. Non serve a niente dire: “Mamma, guarda che o mi fai la minestra, o la lasagna, o un bicchiere di acqua e aceto per me è la stessa cosa! Tutto sa di niente! HO PERSO IL GUSTO!”.
“Zitto e mangia!”
Inutile opporre resistenza.
Vince lei.
Come sempre.
La FASE 2 è scattata il giorno che ho dovuto chiamare il 118 perché ho avuto difficoltà respiratoria.
Ecco, quel giorno qui in casa c’è stato un remake contemporaneo de “La Ciociara” con Madre nei panni della Loren, io nei panni di Eleonora Brown (la “Figlia d’Oro”) e i poveri (e bravissimi e competenti) operatori sanitari in quelli dei Goumiers marocchini. Madre era già pronta a barricarsi davanti alla porta per non farmi portare via. Era già pronta a scagliarsi dietro l’ambulanza lanciando sassi al grido di “LadriCornutiFigliDiMignotta” (https://youtu.be/ovMYB_23QXk ). Pericolo scampato, fortunatamente per loro, perché a casa sono rimasto (povero me) con Madre sempre più appollaiata fuori dalla porta. E a nulla sono valsi i tentativi di dirle in tutti i modi di NON APRIRE QUELLA PORTA, non entrare in stanza, alla fine siamo arrivati al compromesso per cui se mi serve qualcosa mi telefona sul cellulare. Non potevo immaginare però che il telefono avrebbe squillato ogni 3 minuti e mezzo. Adesso le ho messo una suoneria personalizzata, e quando mi chiama partono le note struggenti di “Violino Tzigano” nella versione di Joselito, colonna sonora di “Mamma Roma”, instillando in me un senso di angoscia e strazio che subito ricollego a chi sta dall’altra parte del telefono (https://youtu.be/vx52cBite_E)
La FASE 3 vede Madri nelle vesti di Navarro Valls, l’ex direttore della Sala Stampa Vaticana, che appariva ogni giorno in tv dando il bollettino medico sulle condizioni di Papa Wojtyla. La stessa cosa fa Madre con parenti e amici, se volete sapere come sto, anche se ci siamo visti solo una volta o siete solo miei amici qui su Facebook per sbaglio, voi fatele un colpo di telefono e lei sarà ben lieta di fornirvi tutti i dati clinici, anche quelli più intimi e personali, compreso il fatto se io sia andato di corpo o meno.
Io ci ho provato.
Ci ho provato a dirle sin da subito “Mamma, per il tuo bene (e per il mio), vai via in questi giorni. Non voglio mettere a rischio la tua salute fisica (e la mia mentale)”.
Ma lei mi ha risposto: “Se muori tu, muoio io!”
Grazie mamma!
MEGASUPERGRATTATADIPALLE!
Non ha capito che la mia era una richiesta d’aiuto, perché sapevo che sarebbe andata esattamente così come sta andando. Altro che isolamento! L’esaurimento!
Eppure, non la cambierei per nulla al mondo. È l’unica che è capace di gestire le mia nevrastenia e la mia isteria, soprattutto in questi giorni che non è affatto poca! C’è una battuta, in una delle più grandi opere teatrali di Eduardo, che rappresenta perfettamente il concetto di maternità per mia Madre. La battuta arriva alla fine di uno dei monologhi più belli del teatro italiano e recita:
«’E figlie so’ ffiglie!».
E giuraie.
Credo sia questo il giuramento che ogni madre faccia nel momento in cui mette al mondo un figlio. Un tacito accordo tra la donna e la vita. Un mistero femminile che probabilmente io, uomo e figlio, non potrò mai davvero capire fino in fondo. È ciò che ricongiunge ogni Madre a quella Madre Divina e Primordiale da cui tutto ha avuto origine.
Forse per questo si dice sempre che “Chi ha mamma non piange”. Ed anche io credo sia vero, perché già solo nello scrivere di lei a me un sorriso viene sempre.
Grazie “Mammina Cara” (il riferimento al film sulla vita di Joan Crawford NON è puramente casuale…)
Piccola parentesi su PADRE e sulla quarantena.
Padre passa le giornate a farsi selfie sul divano di casa indossando guanti, mascherina e visiera come fosse uscito da Star Trek. Adesso gli ho comprato una mega pistola sanificatrice che sembra un Super Liquidator gigante. Avrà da divertirsi. Ognuno vive la quarantena a modo suo!
UN PO’ D’INFORMAZIONI UTILI
Temperatura attuale: 36.00 (primo girono senza febbre)
Tachipirine: 0
Antibiotici: 2
Cortisone: 2
N.B. Finalmente in mattinata verranno a farmi il tampone a domicilio. Gli ultimi due giorni sono stati tra i più difficili. Sono al secondo giorni di antibiotico e cortisone, e finalmente dopo 5 giorni di febbre ininterrotta ora per la prima volta non ho alterazioni di temperatura.
Continua…“