CISTERNA DI LATINA – Prosegue la nostra inchiesta sui fondi del Plus: Dopo aver visto nel dettaglio, quanti soldi sono stati spesi per il servizio di bike-sharing, che ricordiamo è stato sospeso dopo appena un anno e mezzo dal suo avvio, abbiamo fatto un giro tra le altre opere inserite nell’ambito della Mobilità Zev, costato 3.5 milioni di euro.

Questa volta ci siamo interessati dei parcheggi fotovoltaici e dei bus elettrici. Parliamo di due progetti che sono costati oltre 750 mila euro e di cui si sono perse in parte le tracce. Soprattutto dei mezzi elettrici usati per spot elettorali ma poco o nulla per il trasporto pubblico urbano. Da anni sono fermi nella rimessa…

Il capitolo della mobilità sostenibile è costato circa 3,5 milioni ed è servito per finanziare cinque interventi come appunto i due parcheggi di scambio modale con copertura fotovoltaica (uno in via Monti Lepini ed un altro su corso della Repubblica) e l’acquisto di due navette elettriche per il trasporto pubblico locale, oltre al già visto sistema di bike-sharing e la realizzazione di 5 km totali di pista ciclabile, opera questa che sarà oggetto delle prossime puntate.

Ad aggiudicarsi il bando per la realizzazione delle aree sosta era stato il Consorzio Artek, con sede in Roma. La società si è occupata dell’appalto di progettazione esecutiva e del compimento del parcheggio, in ragione del prezzo al ribasso del 3,84% sull’importo a base d’asta fissato dal Comune a euro 154.062,00.

L’area, di circa 1000 mq di superficie, è stata oggetto di un completo rifacimento da parte della Artek, con la realizzazione di imponenti coperture macro forate in ferro che sostengono un sistema di pannelli fotovoltaici cablati per la produzione di energia elettrica. In totale sono 29 posti auto, di cui 12 con copertura fotovoltaica.

I lavori sono iniziati nel novembre 2013 e inaugurato ad agosto del 2015. L’intero intervento è costato 148.342,00 euro. Ma se in via Monti Lepini i lavori sono andati avanti senza particolari intoppi, dall’altra parte (parliamo dell’area alle spalle della casa cantoniera), le grane non sono mancate. Anzi i problemi hanno finito per rinviare per tempo immemore la sua apertura, complice anche un contenzioso con l’Anas. Ad oggi non sappiamo se quel contenzioso è stato risolto, ma le auto in sosta ci sono, quindi il parcheggio sembra funzionare, seppur insistono ancora rete e materiale da cantiere.

Stessa situazione per le colonnine elettriche. In via Monti Lepini, sono operative mentre su Corso della Repubblica no. Perfettamente in funzione ma non esente dal vortice delle polemiche. Nel 2014 l’area di via Monti Lepini era finita nell’occhio del ciclone dell’opinione pubblica perché realizzata in una zona d’ombra. Il parcheggio infatti si trova accanto a un palazzo di cinque piani che di certo non favorisce la totale ricezione dei raggi solari. Polemiche a parte, l’utilità e la funzione di questo duplice intervento non è stato depauperato come nel caso del bike-sharing, discorso diverso invece per i bus o navette elettriche.

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Scartabellando tra gli atti consultabili sull’Albo pretorio, si scopre come il valore stimato per l’esecuzione della fornitura dei mezzi era pari ad euro 500.000,00. Tale importo costituiva la base d’asta. Con la determina dirigenziale 917 del 2 dicembre 2014 il comune liquida l’importo di euro 603.188,61 a favore della società Tecnobus Spa, con sede a Frosinone, per l’aggiudicazione del relativo appalto di due autobus a trazione elettrica, con annessa manutenzione.

I mezzi dovevano integrare il servizio di trasporto pubblico locale, collegando la piazza centrale al Municipio, ai servizi Asl, alla Farmacia comunale, alla stazione ferroviaria, al cimitero, al punto di primo intervento, ai due parcheggi con copertura fotovoltaica implementando un modello virtuoso di mobilità sostenibile. Ecco tutto questo è rimasto solo su carta. Ad oggi i mezzi sono parcheggiati all’interno della rimessa del Pomos, nell’area ex Nalco.

L’ex sindaco Antonello Merolla durante le “prove tecniche” del maggio 2014
L’ex sindaco Eleonora Della Penna con Pier Luigi Di Cori (ora Presidente del Consiglio) e l’ex assessore Pierluigi Ianiri

Di questi bus, ricordiamo soltanto qualche uscita, con a bordo il politico di turno per rilanciare l’idea di una città eco-sostenibile. Idea ferma come quei mezzi, costati oltre mezzo milione e praticamente divenuti vecchi senza mai essere utilizzati.

CONTINUA NELLA PROSSIMA USCITA…